chissà cosa ho mangiato ieri sera, di così pesante. avevo anche un leggero mal di stomaco e sicuramente ero gonfia come un materassino da spiaggia.
comunque, ho fatto un altro dei miei sogni. mentre sognavo avevo l'impressione "fuori campo" che fosse un sogno ricorrente e che quella non fosse la prima volta.
mi trovavo con un gruppo di persone quasi indefinite in un edificio indefinito, in balia di un pazzo che ci chiamava uno per uno in una stanza e lì ci asportava i reni.
perchè proprio i reni, non lo so.
so che me la facevo sotto dalla paura, perchè sapevo che sarei morta, ma nè io nè gli altri tentavamo la fuga. non ricordo se fosse perchè era impossibile farlo o cos'altro. nei sogni tutto è possibile, quindi potevamo anche essere lì di nostra sponte. era tipo agli esami di maturità, che sei costretto ad essere lì anche se non vorresti.
a un certo punto, la parte di me "fuori campo" si sveglia parzialmente e ricorda che sta sognando, che accanto a me c'è il mio amore che dorme e quant'altro e, come l'eroina dei migliori blockbuster, condivide questo insight con i compagni di sventura. quindi mi ritrovo nel mio sogno a dire a chiunque "è un sogno, stiamo tutti sognando, non succederà davvero", ma è come se ogni volta lo dicessi a me stessa.
il sogno si conclude con me che scendo una scala antincendio dell'edificio, lentamente, come se niente fosse.
devo mangiare più leggero!
comunque, ho fatto un altro dei miei sogni. mentre sognavo avevo l'impressione "fuori campo" che fosse un sogno ricorrente e che quella non fosse la prima volta.
mi trovavo con un gruppo di persone quasi indefinite in un edificio indefinito, in balia di un pazzo che ci chiamava uno per uno in una stanza e lì ci asportava i reni.
perchè proprio i reni, non lo so.
so che me la facevo sotto dalla paura, perchè sapevo che sarei morta, ma nè io nè gli altri tentavamo la fuga. non ricordo se fosse perchè era impossibile farlo o cos'altro. nei sogni tutto è possibile, quindi potevamo anche essere lì di nostra sponte. era tipo agli esami di maturità, che sei costretto ad essere lì anche se non vorresti.
a un certo punto, la parte di me "fuori campo" si sveglia parzialmente e ricorda che sta sognando, che accanto a me c'è il mio amore che dorme e quant'altro e, come l'eroina dei migliori blockbuster, condivide questo insight con i compagni di sventura. quindi mi ritrovo nel mio sogno a dire a chiunque "è un sogno, stiamo tutti sognando, non succederà davvero", ma è come se ogni volta lo dicessi a me stessa.
il sogno si conclude con me che scendo una scala antincendio dell'edificio, lentamente, come se niente fosse.
devo mangiare più leggero!