martedì 29 aprile 2008

perfect match.

non ricordavo la perfezione dei nostri profili incastrati, delle nostre gambe intrecciate, delle nostre braccia che stringono l'altro mentre dormiamo, nè ricordavo il significato di "ti amo" finchè non l'ho detto senza averci minimamente pensato. continuo ad amarti.

venerdì 18 aprile 2008

strani cambiamenti.

com'è strana la vita... mi è venuto un improvviso attacco di sonno, sono appena le nove di venerdì sera, eppure mi sono infilata il pigiamino e mi sono buttata sul letto con insolita allegria ed energia, senza paura di sentirmi sfigata perchè non uscirò. sarà perchè da sola mi sento benissimo, adesso, tanto che considero un lusso scegliere di dedicarmi a me per una sera? non so, ma sento che qualcosa di bello è accaduto dentro di me.
e questo mi conferma che non dipendo più da nessuno, il che è un presupposto irrinunciabile per amare.

sei nell'anima, bello e impossibile

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C'è una notte lunga e limpida,
Finirà

Ma è la tenerezza
Che ci fa paura

Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai

Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E' una strada stretta stretta
Fino a te

Quanta tenerezza
Non fa più paura

Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito

Sei nell'anima
Sei nell'anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco.

giovedì 17 aprile 2008

jamaicaaa

diciamo che non ricordavo la jamaica, non essendoci mai stata. ma ieri sera ero in jamaica, tutta la stanza ruotava e ritmo di reggae. sono vecchia, ormai, per queste cose.
per il resto, che dire... c'è tanto lavoro da fare, sarà faticoso forse, ma le fondamenta sono solide, e... io non ho paura.
perchè ti amo.

mercoledì 16 aprile 2008

oggi inizia ufficialmente la primavera

la mia vita è tornata da me. guardacaso, è uscito il sole e il cielo è limpido.
- your true colors are beautiful like a rainbow -

domenica 13 aprile 2008

ally mcbeal 4x10. the ex-files

non so come, ma ally mi colpisce al cuore in ogni singolo episodio.

comunque avevo dimenticato di dire che robert downey jr in questa serie mi fa letteralmente perdere il controllo di me stessa. mi fa impazzire.

sabato 12 aprile 2008

saprei. se.

che tempo del cazzo! se arrivasse un po' di primavera...
ci vorrebbe un miracolo.
ma uno di quelli potenti.
tenendo sempre presente che ai miracoli non credo, dunque non mi affido alle speranze.
sempre che io le abbia, le speranze, e non è questo il caso.
diciamo così: saprei esattamente cosa fare, se potessi farlo.
saprei esattamente dove inserire le virgole, i punti, i sorrisi.
saprei quali parole servono e quali gesti servono.
saprei capire con uno sguardo o forse due. al massimo tre.
ma saprei, come ho sempre fatto.


- I see your true colors
Shining through
I see your true colors
And that's why I love you
So don't be afraid to let them show
Your true colors
True colors are beautiful,
Like a rainbow
-

venerdì 11 aprile 2008

l'ago nel pagliaio.

sola al tavolino mentre aspetto, ripenso a tutto e mi sento finalmente completa e soddisfatta di me stessa senza che ci sia qualcuno al mio fianco, consapevole che il mio amore grande ed il mio grande amore è uno e uno solo resterà... e tutto ciò mi fa sentire così bene, anche se sotto c'è tanto dolore. l'idea di essere fragile e debole senza qualcuno è solo un'idea, appunto, una paura e una brutta sensazione, ma non è la verità.
in questi mesi ho studiato, ho preso bei voti, ho riso, ho cenato fuori, ho visto film, sono andata a ballare, mi sono ubriacata, ho portato a casa degli ubriachi, ho stretto rapporti, ho costruito cose. tuttavia, non sono più riuscita ad ascoltare tiziano ferro nè elisa nè umbrella nè sexy back nè la cura nè a te di jovanotti nè svegliarsi la mattina nè la canzone di 50 volte il primo bacio nè si tu no vuelves nè a percorrere la rotonda dietro casa serenamente nè a pensare alla sardegna senza piangere nè a guardare gita a dozza 40 senza piangere nè a guardare "parlami d'amore" senza piangere per tutti i titoli di coda davanti a mia cugina preoccupatissima che non sapeva se ridere o piangere nè a sentir pronunciare il nome di nicolas cage senza piangere. coltellata ogni volta che passava una grande punto nera. coltellata al tavolo del matis. coltellata quando si parla di wii e mii. coltellata nel riporre ordinatamente in luoghi introvabili foto, cornici, regali. impossibile indossare magliette rosse. coltellata ad ogni pubblicità della grande punto con le farfalle rosse.
sono in grado di amarti perchè non ho mai smesso di farlo. sono in grado di amarti di più perchè ti ho già perso.
ho imparato a credere davvero che l'amore conta e basta.
obiettivamente, nella vita arrivo sempre un po' tardi.
non posso farci nulla, ma quello che provo mi tiene viva. e mi fa credere nella bellezza della vita. è impossibile che cambi e non voglio che cambi.
- you cut me open and I keep bleeding love -

ally mcbeal 4x05

larry: "ci sono delle persone, e in effetti ne conosco una, talmente abituate a vedere che le cose vanno male, che ormai si trovano più a loro agio davanti a un fallimento che davanti a un successo. [...] le cose possono funzionare. non occorre altro che lasciarsi andare, tutto qua".

mercoledì 9 aprile 2008

maliziosa e occhi da indio: coppia meravigliosa.

oggi voglio raccontare una cosa allegra. dovete sapere che la prestigiosa business school che frequento (ebbene sì. si chiama così) ha organizzato una giornata tutta dedicata allo scatto di fotografie per le brochure. lo shooting party. una delle aule è stata accuratamente depurata dei banchi e delle sedie e vi è stato allestito un set fotografico, con luci e ombrelli, fotografi professionisti e lo staff di orea malià a disposizione per il trucco di scena e, dietro il telone grigio di sfondo, abiti di tutte le taglie per uomo e donna. gli studenti sarebbero stati fotografati e ripresi durante tutta la giornata nello svolgimento delle normali attività, per finire sul sito internet di alma, su youtube e nelle brochure dell'anno accademico 08-09. se lo desideravano, potevano usufruire del set, del trucco e degli abiti, per fotografie destinate allo stesso scopo.
la sottoscritta, dopo lo shock iniziale dovuto al trauma da telecamera, ha deciso che, se tutti si facevano fotografare, poteva farlo anche lei.
mi sono presentata al fotografo, che era occupato con altri compagni (l'iniziativa ha avuto un successo enorme: le scuola ha iniziato ad essere tappezzata delle foto scattate sin dal mattino, e io che credevo che nessuno si sarebbe prestato!). al mio turno, il truccatore mi ha presa e mi ha portata nel camerino, dopo avermi guardata non più di 2 secondi mi ha dato una camicia, un gilet e una cravatta bianca e mi ha detto "ti aspetto qui". il tutto con un fantastico sorriso sulle labbra.
mi sono cambiata, sono rientrata e i miei compagni erano tutti lì, insieme ai maschietti di finanza, per osservare me e altri due amici sotto i riflettori. il parrucchiere mi chiama e mi pettina, poi arriva il truccatore e mi sistema l'ombretto, mi mette il lucidalabbra, mi dice che sono bellissima già al naturale.
il fotografo mi chiama, mi dà una tastiera apple in mano, mi mette sul set e mi posiziona come un manichino, poi dice "ora guardami". scatta dieci, quindici foto, dice "bella! maliziosa!". sapevo che mi stavi guardando, sapevo cosa stavi pensando, sentivo i tuoi pensieri come se mi stessi sussurrando all'orecchio "sei splendida".
poi facciamo anche altri scatti io, i miei due amici, max bergami e il prof manaresi. scatti ironici, con noi studenti ai piedi dei professori e poi i professori ai nostri piedi.
a mano a mano che scattano, stampano le foto più belle e le attaccano ai muri per la scuola.
nel frattempo, operai e tecnici dei suono lavorano e montano le apparecchiature per la festa che ci attende alla sera.
successivamente, anche altri compagni si sono prestati al set (vanità? comunque, tu eri splendido con quella cravattina, e ti sei meritato i complimenti del fotografo, "occhi da indio").
finalmente finiscono le lezioni, arriva il momento di cambiarmi per la sera. il vestito non era corto, lo giuro, ed è accollato. i compagni, gli studenti degli altri master, che normalmente vedo alla macchinetta del caffè tra una lezione e l'altra, mi fermavano e mi chiedevano "bè, e tutto questo tiro?". in seguito sono venuta a sapere che tra loro circolava la domanda "ma ha le mutande oppure no?" ma ho fatto finta di nulla, e ho riso, perchè in effetti mi guardavano il fondoschiena, e ciò si tramuta in immediata autostima. peraltro, a scuola ho la fama di casta studentessa modello, cosa che ormai sono, motivo in più per essere lusingata e non offesa dai commenti maliziosi.
finalmente si aprono i rubinetti e fiumi di prosecco iniziano a scorrere. i fotografi sono ancora a nostra disposizione e scattano di noi sulla porsche di max, sulla ducati argento e su una vecchia vespa, appositamente allestiti fuori. tutti col bicchiere (pieno) in mano. in poco tempo, complice il tasso alcolico crescente di tutti quanti (alcool gratis, sbornia assicurata) mi arriva direttamente la domanda "ma hai le mutande oppure no?". occhi da indio non la prende benissimo, ma lo porto via con me prima che inizi la diatriba. finalmente possiamo farci fotografare insieme sul set. prima tutta la classe (sono stata scelta all'unanimità per essere colei che tutti i ragazzi tenevano stesa in braccio), poi noi ragazze e i ragazzi di finanza, poi le girls, poi i boys, e finalmente io e te. il fotografo nota qualche cosa, dice "sei fortunato, con questa sventola...", e ti vedo così orgoglioso di me, anche se solo noi sappiamo come stanno davvero le cose, e non sono così semplici, e non sono affatto come si pensa dall'esterno...
la degna conclusione della serata è la foto di charlie e delle charlie's angels, che a cercare tre amiche una mora, una bionda e una rossa naturale non le trovi, e invece noi lo siamo. occhi da indio nei panni di charlie, naturalmente. io e le mie patate e te. non potrei desiderare altro.
tutto ciò per dire - a me stessa, più che altro - che ho costruito qualcosa con quello che sono. quindi sono qualcosa.

martedì 8 aprile 2008

grieving.

patetica io, patetica la mia vita, come se non potesse andare avanti altrimenti... uno schifo totale, niente è dove dovrebbe essere o va come dovrebbe andare, la cose sono capovolte e non c'è verso di raddrizzarle mai... fingo con me stessa di esserne contenta, di accontentarmi di tutto ciò che ho - perchè c'è sempre chi ha meno e fa brutto lamentarsi se sei una piccolo-borghese masterizzanda con cellulare, portatile e laurea col massimo dei voti - e invece non ho in mano un cazzo, non uno straccio di potere o possibilità per andarmene via e salutare questa città di merda che non mi rende gradita neanche più la strada verso casa o la rotonda a cinquecento metri, perchè tutto, anche scattare una foto, guardare la tv sul mio pc, parlare dei fuoricampo alla wii, persino scrivere un sms sul cellulare comprato dopo natale, tutto mi fa un male da crepacuore, niente ha senso. il mio dolore è violento, è sordo alle mie urla e anche alle mie preghiere, il mio corpo non reagisce neanche a un pacchetto di patatine e una fiesta in sequenza, e mi sono stancata di sentirmi dire o scrivere "la smetti di essere triste" perchè cazzo, se potessi non credi che lo farei? e come potete chiamare "tristezza" qualcosa che desidererebbe tanto esserlo ma non ci assomiglia neanche lontanamente? questa è... è... non so neanche io come chiamarla, perchè se la chiamo "fine della mia vita" o dico che "la mia vita non ha più un senso" poi le persone si incazzano e si preoccupano (inutilmente, tranquilli: sono troppo vigliacca e debole anche per farla finita). l'unica certezza che ho è che vorrei chiudermi in casa e non avere bisogno di riempire questo silenzio che ho dentro. vorrei addormentarmi e non svegliarmi. vorrei avere coraggio. vorrei aver avuto coraggio. il vero coraggio è andare avanti? ecco, un'altra dimostrazione che di coraggio non ne ho. non voglio andare avanti perchè sono stanca, stanca, stanca. una lotta continua ad armi impari, ma perchè? ma che schifo è? che schifo è andare avanti così? che schifo è quando tenti di andare avanti perchè trovi nuove emozioni fortissime e il passato continua a perseguitarti e ti impedisce di viverle? sembra quasi che ridacchi, mentre mi mette i bastoni tra le ruote.
queste catene e il mio cazzo di cuore fissato con l'impossibile... vorrei liberarmi e viverti, liberarmi e darti un bacio se ne ho voglia, liberarmi e cenare all'osteria (abbiamo ancora i primi da assaggiare). vorrei, ma per quanto provi, non ci riesco, e questo è troppo.

maledetta, maledetta...

lasciarsi andare a quegli occhi e a quelle braccia? e alle labbra? riservare a lui i miei pensieri? ha del senso, da qualche parte nell'universo? c'è elettricità nell'aria quando siamo vicini. difficile resisterti, quando sei vicino.
ma.
incapace come sono di vedere il futuro che avremmo, perfetto dato il presente che abbiamo, o forse terribilmente imperfetto, e proprio per questo splendido.
incapace di sciogliere le mie catene, perchè... perchè il dolore è ancora troppo.

lunedì 7 aprile 2008

voglio la mia vita riempita d'amore. quello vero, puro, appassionato, dolce, tenero, solare. quello.

"promise me tomorrow starts with you"

fa male lo stomaco, la testa ciondola e a quanto pare, se non sapessi per certo che non è così, sarei quasi sicura di avere un buco al posto dell'addome. per farla più splatter, avrei una voragine sanguinolenta, così si capisce meglio. riesco a conviverci, eh, perchè ormai mi sono abituata e perchè la mia vita è bellissima. sto scoprendo persone e il piacere di essere me stessa senza la rete di salvataggio. però il vuoto si fa rumoroso e le voci rimbombano in una camera priva di mobili. non che manchi il pavimento, ma mancano i mobili a rendere tutto più bello, armonioso, completo e altri mille aggettivi (si sa che i sinonimi non esistono). semmai, dopo, posso pensare alle decorazioni da muro, a come dipingere le pareti, a come coprire le tracce. il problema è che per ora ho una stanza vuota, da riempire come preferisco, e la mia grossa tentazione è di lasciarla vuota, a impolverarsi. la nausea è più mentale che fisica. è come "ten thousand spoons when all you need is a knife".
ho tutto, ma manca sempre qualcosa.
ma che cazzo... fa un male boia!


edit - sai perchè? è perchè capita almeno una volta al giorno che mi crollino addosso tutte le consapevolezze. tutte quante.

domenica 6 aprile 2008

sono qui...

mi sono scoperta improvvisamente innamorata, perdutamente, della mia vita. le cenette all'osteria, le serate in discoteca, i pomeriggi al parco con un freddo cane, un caffè e un tè caldo in un bar (pioverà?), abbracci, studio di gruppo e risme di fogli ed esercizi, sorrisi, film sdraiati sul letto (finalmenteee), una paglia e una mezzoretta di chiacchiere, imparare ad amare le persone e ad aprirmi a loro, trovare nuove luci in occhi che già conoscevo e sentirmi davvero vicina, voler abbracciare e con quell'abbraccio cancellare tutto il dolore, non solo il mio. scoprire un coraggio e una voglia di vivere che mai avrei pensato così grandi, un entusiasmo per la mia vita così com'è ora, con vale e vale soltanto al centro della mia attenzione.
il dolore se ne andrà, prima o poi, e saremo libere.

A te che sei l’unica al mondo L’unica ragione Per arrivare fino in fondo Ad ogni mio respiro Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro A te che mi hai trovato All’angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro Pronto a difendermi Con gli occhi bassi Stavo in fila Con i disillusi Tu mi hai raccolto Come un gatto E mi hai portato con te A te io canto una canzone Perchè non ho altro Niente di meglio da offrirti Di tutto quello che ho Prendi il mio tempo E la magìa Che con un solo salto Ci fa volare dentro l’aria Come bollicine A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei giorni miei A te che sei il mio grande amore Ed il mio amore grande A te che hai preso la mia vita E ne hai fatto molto di più A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che sei il mio amore grande Ed il mio grande amore A te che io Ti ho visto piangere nella mia mano Fragile che potevo ucciderti stringendoti un pò E poi ti ho visto Con la forza di un aeroplano Prendere in mano la tua vita E trascinarla in salvo A te che mi hai insegnato i sogni E l’arte dell’avventura A te che credi nel coraggio E anche nella paura A te che sei la miglior cosa Che mi sia successa A te che cambi tutti i giorni E resti sempre la stessa A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei A te che sei Essenzialmente sei Sostanza dei sogni miei Sostanza dei giorni miei A te che non ti piaci mai E sei una meraviglia Le forze della natura si concentrano in te Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano A te che sei l’unica amica Che io posso avere L’unico amore che vorrei Se io non ti avessi con me A te che hai reso la mia vita Bella da morire Che riesci a render la fatica Un immenso piacere A te che sei il mio grande amore Ed il mio amore grande A te che hai preso la mia vita E ne hai fatto molto di più A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che sei il mio amore grande Ed il mio grande amore A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei E a te che sei Semplicemente sei Compagna dei giorni miei Sostanza dei sogni miei.


e a questo aggiungerei:

e svegliarsi la mattina, con la voglia di parlare solo con te...

ally mcbeal 4x01: Sex, Lies and Second Thoughts

"per quanto io sappia che non è così, una parte di me pensa che la vita non ha un vero significato finchè non la condividi con qualcuno. forse è di questo che ho paura: la mia vita, all'improvviso, ha un significato."

rettifica mattutina

sssì. ehm... in effetti avevo solo appena riposto l'orologio in un cassetto inconsueto, ma ero così bresca da non ricordarmene già dopo due minuti, e ne ho passati almeno sette cercando disperatamente il mio swatch bicolor che si abbina con tutto. non trovandolo da nessuna parte, nella totale incapacità di camminare senza sbattere contro il muro, devo aver dedotto che qualcuno me l'avesse rubato e aver ringraziato di non avere addosso il philip watch!
comunque, festa fantastica! anche la notte sarebbe stata fantastica, con un bel sonno da stordimento, se non fosse che mi sono svegliata alle 8.40 per motivazioni ignote e non sono più riuscita a prendere sonno. quindi ora barcollo e sono anche stanca. mi serve un idrante accanto perchè ho continuamente sete. devo dire che ho anche un po' di mal di testa, ma niente nausea: ho avuto il buon gusto di non mescolare superalcolici tra loro (e, parentesi, non guidavo io!). "se inizio a rum, finisco a rum!"
e domani sera c'è lo shooting party a scuola... speriamo che orea malià non abbia da fare del superlavoro, anche perchè la mattina dopo arriva max mara e vorrei candidarmi per il ruolo di "sua-qualsiasi-cosa" purchè mi prenda a lavorare.
buongiorno a tutti, quando mi passerà la cassa rullante.

i love u, guys!

ore 3.02. sono senza orologio (ma era uno swatch da poche lire, brutto barbone che me l'hai rubato!). sono le 3. ho bevuto 4 cubas gratis. ti penso. amo. voglio bene. in questo esatto momento, la vita è bella. vedremo domattina se confermare l'impressione, per ora i tasti che pigio sono più o meno quelli giusti, senza grosse correzioni. vado a fumare una paglia. buonanotte a voi. smack!

sabato 5 aprile 2008

com'ero. come sono. come sarò.

all the things she said, running through my head running through my head... when they stop and stare don't worry me, cause i'm feeling for her what she's feeling for me... vecchie canzoni sempre emozionanti. vecchi discorsi sempre aperti. nuove conoscenze meravigliose. ringrazio Dio per tutto questo. "abbi pazienza e un giorno ammirerai la tua costruzione", "le persone vorrebbero cambiare, ma non cambiano mai". antiche verità. ognuno di noi è una costruzione complessa e costruisce ciò che lo circonda attraverso lotte furiose, cambiamenti, compromessi, perdoni. ognuno è artefice della propria felicità.

catarsi. part 3

fiducia zero. al momento, zero radici e la sola sensazione di non avere più neanche le viscere. la bilancia segna prima 45, poi 46, forse neanche lei vuole darmi un dispiacere, fatto sta che non ho smesso di mangiare eppure non smetto di dimagrire, e ora inizio a preoccuparmi, perchè ho il pancino che rientra. ogni volta che mi sento bene succede qualcosa, ma boia d'un giuda. tu non conosci, ma fidati: io impazzisco, talvolta, ma non completamente. normalmente succede quando il dolore è insopportabile: una volta, mi avevano appena tolto il dente del giudizio, iniziai a urlare dal nervoso, perchè mi faceva un male incredibile. ora che la solitudine è un problema superato, puoi credermi: non mi perdo neanche un colpo. osservo attentamente e impietosamente ogni virgola. mi accorgo delle discrepanze e non riesco a passarci sopra.

venerdì 4 aprile 2008

via!

ho addosso quel senso di vomito di quando le consapevolezze crollano sulle spalle - di nuovo e ancora.
le so le cose, cazzo, le so già! non c'è bisogno che le ribadisci continuamente!
non vedo l'ora di andarmene via da questa città soffocante. è troppo piccola per tutti insieme.

tuturuturututtu edit - l'imitazione degli zero assoluto a mai dire martedì è ancor più favolosa di quella di tiziano ferro ad opera del medesimo duo. e poi, in fondo, io adoro la semplicità di quelle parole dolci: e svegliarsi la mattina... con la voglia di parlare solo con te... tuturuturututtu...

nero. lontano.

porti il lutto e vesti in nero ma la vita va necessariamente avanti, la tua autostima dipende dal fatto di amare qualcuno o meno e l'essere amata non t'interessa minimamente al momento, continui a sanguinare, a dimagrire tanto che si preoccupa persino la mamma che non vede quanto mangi a pranzo ma vede solo quanto non mangi a cena e cosa succede lo sai solo tu. ti sembra un insulto continuare a credere nell'amore perchè l'amore stesso ti ha insultata più volte, ma allo stesso tempo non hai voglia alcuna di passarti il tempo cercando. ci credi che non sei sola, stai bene all'idea di non avere radici e a pensare che ti manderanno a milano, che vivrai là e non qua, che da alcune realtà la distanza ti farà scappare. nonostante il male non riesci a odiare nessuno, il che per alcuni è essere coglioni, per altri è essere superiori, e ti rendi conto che non c'è una sola cosa al mondo per cui esista un'unica versione dei fatti. i lati della medaglia sono sempre due, o più di due.

mercoledì 2 aprile 2008

misteri del cosmo

per quale insano miracolo del cosmo, in questo periodaccio in cui studio e non mi resta niente, prendo 26 in un esame per il quale avrei meritato forse neanche 8!?
non mi spiego perchè alcune cose siano dritte e altre storte.