lunedì 31 marzo 2008

catarsi. part 2

tu per me sei tutto e il contrario di tutto. forse non hai capito che, se tu sai leggermi dentro, talvolta so farlo anch'io. non con il tuo primato, questo è ovvio. è che ti vedo e tutti i propositi crollano; in compenso, crollano anche le disperazioni, il che non guasta, per quanto io noti una certa resistenza da parte mia a lasciarmi andare alla contentezza, quasi fosse un reato. mi ero proposta di continuare a sentire il benessere cui ero pervenuta on my own, in questa settimana. temevo che tu potessi infrangerlo, perchè sappiamo entrambi come sono fatta io (e al mondo lo sanno diverse persone, vedere il capitolo "dopo-vale", mai smentito, per conferma). io sono fuoco e fiamme, tutto e subito, da me, da te, dentro, fuori, ti prendo, luna e stelle, poi sole abbagliante, rido e piango, ti adoro e dopo ti picchio. non sono malata, è che sono intensa. non potrei mai accontentarmi di esercitare il mio potere sul mio compagno, perchè vorrei un combattimento ad armi pari, non un ko immediato. un uomo, non un'ameba. e io in te vedo un uomo. vorrei che tu me lo lasciassi guardare, perchè penso che potresti essere felice di guardare una donna a tua volta. io sento che qualcosa di giusto potrebbe accadere. non oso dire bello, nè duraturo, nè altro. io lo percepisco come "giusto". un incastro di quelli che abbiamo già provato, e che mi è sembrato perfetto. e giusto. non so come spiegartelo altrimenti. vorrei lasciarmi andare a questa giustezza, perchè non è un incontro fortuito nè un'accoppiata messa insieme alla bell'e meglio da amici comuni. è successo perchè era giusto che succedesse così. giusto, capito? non bello, nè conveniente, nè opportuno, nè normale. solo giusto. vedi, ciò che mi attira a te e cerco di resistere ma non riesco è che tutto mi sembra giusto. incastrato. naturale. morbido come quei baci, liscio come quella pelle. che posso dirti? forse non lo vuoi nemmeno, ma dal primo momento mi confondi le idee. le certezze. lo sai. mi hai messo in crisi. è giusto così. vedi che è giusto? non lo trovi giusto? io lo trovo giusto. mi piacerebbe che tu mi prendessi per mano... e mi portassi via.

p.s. non sarò mai meschina come certe persone di cui conosco il nome.

nessun dorma!

lo sapevo, lo sapevo. sapevo che prima o poi avrei avuto ragione di ciò che pensavo! sapevo di non sbagliarmi! non si ride mai delle sfighe altrui, ma questa volta mi esce un sorriso.

pensiero mattutino

ma come sto meglio stamattina! single con interesse, consapevole, non nascondo i miei sentimenti. pronta. entusiasta. spero che tutti i miei buoni propositi non s'infrangano per il magnetismo del compagno di banco!

domenica 30 marzo 2008

all'alba vincerò

se fosse per mia nonna, peserei 800 chili. risotto e patate, zucchine con sottiletta e uovo al tegamino con pepe, più merenda con crèpes alla marmellata di mele. guardando manon lescaut imbarcarsi sulla nave per l'america, io imbacuccata sotto una coperta, fazzoletto sempre in mano, faccia rigata di nero, la nonna saggia mi dice: "mi fai tanta tenerezza. sembri un pulcino sotto il temporale. ma ricordati: il temporale, prima o poi, finisce. e le piume si asciugano".

good morning world!

sempre il solito schifoso risveglio. zero parole, spalle pesanti, labbra chiuse nel peggior mutismo, capo chinato e occhi spenti, voglia irrefrenabile di mangiare un pacchetto di sigarette, lacrime che escono da sole. un bel valium, magari, anche.

sabato 29 marzo 2008

"per te, sempre"

"i was a bride, but my dream was stolen from me". non fosse per la faccia e i capelli blu e un avambraccio che va dove gli pare, oltre al non marginale dettaglio di essere un cadavere, mi sentirei molto emily, the corpse bride. una ragazza gentile, un sogno infranto (da altri), il desiderio di esistere per qualcuno e l'insight finale. voglio anch'io dissolvermi in farfalle al chiaro di luna. dissolvermi.

giovedì 27 marzo 2008

catarsi. part 1

dice il saggio: "se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui". verissimo, e mi mostra che io valgo qualcosa, perchè rischio sempre tutto, e a volte perdo, ma spesso vinco.
stamattina mi sento meglio. se questo è il percorso non giusto, ma l'unico possibile, lo sto facendo. e sto acquisendo autostima. perchè uccidere il mio entusiasmo per la vita, le mie stranezze, la mia tenerezza, il mio effetto positivo, la mia gentilezza, la mia capacità di amarti come fossi al centro del mondo, il mio desiderio di farti sentire un re, per il solo fatto di aver sbagliato una volta, due, tre? magari riesco addirittura a migliorare queste qualità e a imparare dai miei errori. addirittura.

mercoledì 26 marzo 2008

metti insieme

metti insieme tre ragazze, tre pizze, una bottiglia di valpolicella al posto della coca cola, un mese e mezzo di chiacchiere e aggiornamenti arretrati, qualche questione da dibattere, qualche confidenza da fare: otterrai la serata di stasera. piacevole a dir poco, e la cosa non mi stupisce (credo si dovesse solo trovare l'incastro. e mi pare che siamo sulla strada giusta, quindi non tutti i mali vengono per nuocere).
se poi ci metti i complimenti perchè sono dimagrita (la mia bilancia non ricorda neanche più come si scrive "50"), la gioia di rivedervi, il benessere e il polleggio totale... il tutto diventa perfetto.
annina e tottina, vi voglio un gran bene. quando torna l'altra saremo in quattro.

aggiungiamo, a tutto questo: dome che scrive "all roads lead to vale" (e chissà che significa, a saperlo), carlo che - povero - si rompe a napoli perchè piove, la gita all'outlet di venerdì, la piccolina che profuma di piccolino (ed è davvero bella come qualcuno che conosci) e i suoi fratellini che mi si appiccicano come patelle (tenerissimi), la festa di gipi, il film con piò, la sposa cadavere finta (che ora, per la cronaca, è vera e controllata, qualità audio-video-non fake), il fatto che sono in vacanza e non ho niente da fare se non riposarmi solennemente... se aggiungiamo, e facciamo un'addizione, potrei dire con una certa sicurezza che sì, sto proprio bene.
manchi solo tu.

martedì 25 marzo 2008

ally. 2x15. silenzio.

"e tu l'altra sera cosa sei stata?"
"io sono stata pugnalata da te, come al solito!"
"oh, certo, lei è sempre la vittima, l'altra sera è stato l'ennesimo incidente!"
"sono stata una stupida, mi sono sempre illusa, pensando che tu..."
"pensando cosa, che ti amassi? io ti amavo, il fatto è che non te ne rendevi conto!"
"oh, io non me ne rendevo conto!"
"non l'hai mai capito e non lo capirai mai!"
"io non sapevo che tu mi amassi!"
"ma saperlo non ti rassicurava! l'amore è sprecato con te, ally, perchè tu sarai sempre infelice! è per questo motivo che ti ho lasciata! ... io non volevo sprechi."
"... l'amore è sprecato con me? ..."
"... esatto. è così. certe volte hai dei momenti felici, balli con i tuoi unicorni, ma sappiamo tutti e due come vanno a finire le cose, poi, e io non voglio... se fossimo rimasti insieme - tu non sei consapevole dell'enorme forza che possiedi - non solo non ti avrei trascinata fuori dal tuo mondo, ma mi avresti inghiottito nel tuo."
"dimmi... tu lo pensi sul serio?"
"certo."
"allora perchè... l'altra sera, perchè mi hai..."
"perchè... io ti amo."
"... ma non vuoi sprecare il tuo amore."
"non lo so."
"io credo di sì. ma ti sbagli, a proposito di me. sto inseguendo la felicità e un giorno riuscirò a trovarla."
"be'... spero tanto di esserci e di vederti."
"se ci sarai... mi vedrai da molto lontano. ... io ti amo. addio"

è tardi. vado a letto. buona giornata, domani.

scrivevo. e Dio solo sa quale giro dell'oca mi ha portato dal mio blog, al suo, al tuo, a quello di lei, nuovamente al mio, stavolta quello vecchio. dove scrivevo del mio grande amore. di quel grande amore. dei miei progetti per quel grande amore. dell'amore enorme che poi mi ha buttata nel cesso senza ascoltarmi. perchè, in fondo, grande amore non era (alibi mio?).
Dio mio, che voglia di amare ho. che voglia di innamorarmi riamata. che voglia di innamorarmi di nuovo. che voglia di fare progetti, che voglia di concretizzarli, che voglia di addormentarci insieme in un letto che si possa definire "nostro", oppure anche tuo ma in cui io mi senta a casa, e svegliarci insieme e preparare la colazione e mangiare i biscotti buoni e sapere che non sei lì, nel mio letto, per caso, che non abbiamo solo dormito l'uno accanto all'altra, che abbiamo voglia di costruire, che esiste un futuro, che di nuovo c'è un occhi-negli-occhi-cuore-nel-cuore, come quello che mi piaceva tanto.
altrettanto appassionatamente, cazzo, ammetto che non è il momento. che al momento la mia carriera è sul piedistallo. che è il momento decisivo in cui non devo farmi prendere dal panico e devo convincermi - giacchè, comunque, è vero - che posso spaccare così come sono, perchè, in fondo, è quello che ho sempre fatto ovunque (centodieci docet), e che non è l'amore per/di qualcuno a darmi valore. per quanto, ho visto, piccole parti di me amano per sempre le persone che sono state importanti. e non sono convinta che sia un bene.
tutto ciò è una grossa sfida. che vincerò, come ho sempre fatto pur lamentandomi durante tutto il percorso. vado a milano, vado a new york. dove mi mandano, vado.
se fosse con te, la sfida sarebbe più bella. non più facile, nè con più senso; solo più bella e avvincente.
postilla: pizza con girls. e girls, vi voglio bene. sono imbranata e non so dimostrarlo, ma è così.
postilla 2: oddio, quante cazzate sto scrivendo in chat, aiuto. dovrei dormire, forse èmmeglio. tornare sobria all'istante. sto scrivendo troppe verità.

lunedì 24 marzo 2008

elucubrazioni dei due mohitos

il mio amico giò ha fatto con me cose che il mio ex sarebbe impazzito: avrebbe sempre sognato di poterle fare! in sequenza: sorpasso a destra e sorpasso a sinistra nella strada dietro casa, di pericolosità 11 su 10, non so neanche che modello di bmw abbia, so solo che ha 2 posti! però mi aveva appena offerto due mohitos, dunque l'ho lasciato fare senza cagarmi sotto.
per il resto, campo, imparo, sorrido, guardo film, coltivo amicizie, coltivo peli (giacchè la cera appena comprata, non la solita, non strappa come dovrebbe, tranne che sulle braccia), amo profondamente, vivo profondamente, ho incubi, ho una vita eccitante ed equilibrata, non mi sento vuota, mi sento amata, desiderata, apprezzata. e, cosa importante, mi tengo costantemente impegnata.
mi manchi...
per te ho cambiato il mio modo. per te ho dato il beneficio del dubbio. per te ho fatto mille cose, che non hai mai visto, o che hai voluto toglierti dagli occhi.
per te ho imparato che si vive anche da soli, che non avere il gruppo storico non è da sfigati, che i preliminari possono riservare sorprese, che potrei anche tornare sulle due ruote. con te.

massacrerei il mondo intero... se solo tu mi amassi

il gladiatore. uno di quei film che per qualche misterioso motivo non ho mai avuto desiderio di vedere.
grosso errore.
il gladiatore è un film sulla forza, non su quella della violenza ma su quella dell'anima, che non si esprime con spade e scudi ma con onore e rispetto. uh, che lezione, russell crowe: d'ora in poi, tutte le volte che una mia mancata reazione, un mio silenzio, sintomo della mia indubbia superiorità intellettuale (naturalmente scherzo, ma c'è chi potrebbe prendermi sul serio), verrà maleinterpretata e scambiata per assenza di palle ("sei troppo buona. sei un po' cogliona"), ti penserò, russell crowe. penserò che le persone possono credere ciò che vogliono, sul mio conto. il fatto che non ti risponda sputando merda come fai tu può apparire debolezza; non sai che forza ci vuole, invece, per non riempirti di botte.
p.s. a titolo informativo, per non avere rotture di palle, il "tu" sopracitato è un "tu generico", strategia di costruzione dell'enunciato. googlare per conferma.

restyling in&out

"ma se solo potessi, un giorno, vendere il mondo intero in cambio del tuo amore vero..." avevo bisogno di cambiamento e ho fatto una piccola, minuscola modifica. blog più sobrio, meno colorato, un po' livido e convalescente, ma ottimista. come me. le note del rock, le chitarre, i bassi ruvidi esprimono bene come mi sento ultimamente. come a dire: sono piena di cicatrici, ma le ferite stanno guarendo. e non ho shock post-traumatico. come dice skin, tiriamo giù tutto, demoliamo, ma non ci saranno sopravvissuti, perchè hai affilato le armi per un motivo inutile, hai combattuto con le armi dove sarebbe stato sufficiente un dialogo. bisogna cancellare, bisogna rimuovere. così è più facile. solo che io non ho le ossa di vetro e non mi demolisci neanche odiandomi.
anzi, mi rialzo ancora più convinta di prima.
vado avanti più forte, più veloce, più determinata. e più sensibile, perchè un altro pezzo di esperienza si aggiunge al mio catalogo delle casistiche. non ho paura. non mi sento un'indifesa da salvare. piuttosto associerei tutto ciò a chi mi ha spinto in questa situazione.
se, poi, la vita mi mette davanti a un incontro fortuito... che faccio, dico no perchè è il momento di stare sola?

domenica 23 marzo 2008

s.o.c. today

hai scritto me su un foglio senza nome... e hai raccontato una storia trasparente... che io sia una bambina ingrata? hm. dubito. i can fly... but i want his wings... i can shine even in the darkness, but i crave the light that he brings, revel in the songs that he sings... un tempo questa canzone era spontaneamente dedicata all'omonima persona che esisteva nella mia vita. al momento, per quello che so, non fa più parte della vita di molti. me ne dispiaccio. bless the day he came to be... so che stasera piangerò. anche se, a dire il vero, il fatto che pianga lui non significa affatto che lo farò anch'io: il film sarà anche commovente, ma al momento ho finito le lacrime, ne ho consumate un po' il mese scorso per motivi di varia natura. e ho imparato che le lacrime versate sono parole, sono gesti, e se ignorate sono come parole e gesti ignorati.

al mio segnale, scatenate l'inferno!

mi appresto a colmare una delle mie lacune cinematografiche. se ci sarà da tagliarmi le vene, lo farò. se dovrò sentirmi eroica, lo farò. la piccolina è splendida, cresce, ha le guanciotte che sanno di latte e profuma di piccolino, di innocente, di tondo. i miei cugini mi coccolano e mi abbracciano e mi dicono "per favore, non andare via!". che dolcezza.
ancora non sanno...

sabato 22 marzo 2008

s.o.c. 2, ovvero pensieri sparsi di stamattina

pantofoline pelose che tengono tanto caldo e sono anche tenerissime. che giornata uggiosa e grigia, non è argentata, è grigia. fai subito la lista della spesa, altrimenti ti dimentichi qualcosa. io sono la versione reale di ally mcbeal. mi manchi. ma com'è possibile? non saprei, un'alchimia. "stamattina sei stupenda". ma com'è possibile? il piacere di riscoprirmi donna con istinti, chissà, forse è il cappotto allacciato per metà, o il maglioncino aderente, o il fatto che so cosa c'è sotto. vorrei farti vedere come sono. avrei voluto mostrarti cosa desideravo e come mi sarei mossa e avrei vinto. c'è un po' di vuoto riempito da me. io riempio me stessa, tu riempi spazi già pieni. mi stai già mancando, ma tanto ci separa solo una settimana. no non hai capito, mi sono svegliata e stavo così, stavo bene, stavo meglio, non sarà facile, ma almeno proviamoci, non è lui, sei tu, se sai cosa perdi fai in modo di non perderlo, non ti lascio andare, un miliardo di cose che puoi fare con me dici?, allora falle, allora rischia, allora vivi e non pensare a cosa succederà tra due mesi e mezzo, non ti permetterei mai di comprometterti con le tue mani, non per me, vogliamo la stessa cosa, carriera e successo. ma com'è possibile? erasmus madrid, trasferimento a milano, me ne vado a new york. io senza l'angelo custode di turno ce la faccio lo stesso, capiscilo, è più facile se sei con qualcuno, non è impossibile se sei senza, non preoccuparti per me e pensa a te stesso, io ce la faccio, è solo un periodo difficile, biasimami e ti appiccico! come fai a lasciar andare un miliardo di cose? o sei pazzo o sei confuso, e non sei confuso, quindi sei pazzo, oppure hai paura. hai paura. non aver paura. non rifaccio due volte lo stesso errore e non essere geloso, ma poi di f, tu sei fuori, ho solo detto che ha un buon profumo! mia madre cerca di convincere un amico che "non è così semplice, se tu ti metti nella sua testa non lo è". oh, come avrei voluto che questo concetto fosse chiaro. come avrei voluto. tempo. comunque stai tranquillo, che neanche io vado a comando. che non voglio nulla di serio anche se voglio solo cose serie. a che mi serve lo scopamico? piuttosto da sola. non so cosa accadrà. so che ora sono consapevole, chi sono, cosa voglio, sono fiera di me perchè sono sensibile, perchè sento, perchè non vado a orgoglio nè a rabbia, perdono, ho perdonato, perdonerò, sto combattendo i rimpianti, combatto e lotto coi rimpianti, non mi avranno, mi sento amata e forte, forse forte perchè amata, ma comunque forte. assolutamente non sola, e questo lo devo solo a te, che mi hai detto cinque parole e con quelle mi hai aperto un mondo, un mondo che sono io e che non mi fa paura. solo parlandomi sei andato dove nessuno era mai stato, riuscendo in imprese in cui tutti avevano fallito, vorrà dire qualcosa? ma com'è possibile? "sei molto bella". "è molto bella". ma com'è possibile...

venerdì 21 marzo 2008

s.o.c.

appena sveglia dopo una notte infernale (incubi!) stavo fumando una sigaretta alla finestra quando ho visto pallini bianchi svolazzare nell'aere e allora, sotto l'effetto di chissà quale sostanza stupefacente contenuta nella sigaretta stessa mi sono chiesta "ma nevica?". solo dopo, deve essere stato il rumore del microonde a svegliarmi, mi è venuto in mente che era polline. fortuna che non ho allergie.
ma quanto sono rincoglionita e vulnerabile appena sveglia?

giovedì 20 marzo 2008

a volte basterebbe solo un po' di silenzio, mi disse qualcuno. al momento concordo. basterebbe, anzi basta, riancorarsi alle proprie certezze.

mercoledì 19 marzo 2008

darkest dreaming

ascoltavo questa canzone quattro anni fa, quando s'infrangevano definitivamente le mie speranze sull'amore eterno. finiva il mio primo vero amore, e non ci potevo credere.
oggi altri amori sono finiti, ma nessuna fine è stata tragica, ghiacciante, paralizzante come quella. in quel momento diventai adulta e disillusa.
David Sylvian - Darkest Dreaming
Stay tonight
We'll watch the full moon rising
Hold on tight
The sky is breaking
I don't ever want to be alone
With all my darkest dreaming
Hold me close
The sky is breaking
I don't ever want to be alone
With all my darkest dreaming
Hold me close
The sky is breaking.

keep bleeding. but calmly.

dire che dovrei avercela con te per come sei fatto sarebbe come dire che è lecito che qualcuno ce l'abbia con me per come sono fatta io. e sai che non concordo. ognuno è perfetto com'è, sono gli altri che scelgono di capirlo o no.


edit 13.06
- e comunque è vero. dopo giorni difficili, dopo lacrime facili, dopo disperazioni inopportune (per momento e motivazioni), una mattina ti svegli e ne sei fuori. e stai di nuovo bene.

lunedì 17 marzo 2008

still healing. but happy.

cosa posso farci se sto bene? e perchè dovrei farci qualcosa? elaborato di comunicazione andato bene, esame andato bene (copiato tutto e passato tutto), tu esisti.

una favola.

questa sera ho riscoperto musica che non ricordavo. bellissima. come "una favola" di l'aura, che parla da sè. l'ascoltavo nei momenti di disperazione acuta due anni fa. ora l'ascolto per altri motivi. per gioia, per addio. un addio lento e in fondo sorridente. una gioia che respiro. due cose, due storie.


Non c’è niente che più mi ferisca
Di un sorriso forzato e
Di una presenza inquieta che mi spaventa
E debilita le mie difese
Quando vago fuori e dentro dalla stanza,
Nè a destra , nè a sinistra…
Sulle sponde del fiume che sogno…
Nitido…
l’eterno delle tue parole sparse.
Hai scritto me su un foglio senza nome
E hai raccontato una storia trasparente.
Non c’è niente di più strano
Che il normale ed irriflessivo silenzio, sai
Quando il ghiaccio si scioglie.
La bambina ingrata non sa essere delicata
Senza dire amore e pensare
Alla morte
Nitido…
l’eterno delle tue parole sparse.
Hai scritto me su un foglio senza nome
E hai raccontato una storia trasparente.
Senza mai contare le pagine,
Senza mai giungere alla fine…
Hai scritto me su un foglio senza nome
E hai raccontato una storia trasparente.

domenica 16 marzo 2008

choices

le scelte sono stronze perchè sono ramificate. e spesso nascono rami che non credevi.
per esempio, credevo di essere disperata per aver perso lui. invece sto solo metabolizzando, com'è normale in questi casi, molte cose difficili da digerire, a volte mi prende lo sconforto perchè sì, perchè mi ha messa in discussione, perchè ha cancellato, perchè non ha voluto sentire, per quello che dice e per come lo dice. perchè tento sempre di far combaciare i pezzi e talvolta non si può. talvolta è solo voglia di rivalsa.
invece non avrei mai voluto perdere te.
tu che sei stato nell'ombra fino ad oggi, non so perchè.
tu che mi capisci con uno sguardo e uno solo.
tu che nel mio abbraccio sei davvero te stesso.
tu che sei bellissimo quando mi parli di letteratura e ti si illuminano gli occhi.
tu che vorresti ancora portarmi a mangiare i miei involtini primavera.
tu che non dici niente e comunichi tantissimo. con gli occhi. con i gesti.
tu che hai paura e adoro quando lo ammetti.
tu che sei forte, e so che saresti ancor più forte al mio fianco, e io lo sarei con te.
tu che sei questo periodo, a suo modo uno dei migliori della mia vita.
tu che la tua assenza fa un rumore assordante, e già non riesco a stare senza di te, e avrei voluto chiederti di restare.
tu che, sono sicura, vedere il calcio insieme sarebbe stato splendido. e ti saresti divertito.
tu che mi hai presa e come te nessuno mai. mai.
tu che sei sempre stato lì a raccogliere le mie lacrime. e poi mi hai fatta sorridere. e poi mi hai fatta ridere. e poi mi hai fatta divertire. e poi mi hai rallegrata. e poi mi hai convinta che ho un senso anche senza qualcuno al mio fianco.
tu che mi hai spronata a svegliarmi e sorridere.
tu che mi dici che sono splendida. come persona prima, come donna poi. e non solo me lo dici, ma lo dimostri.
ecco, tu in poco tempo sei tutto questo.
immagina...


edit 23.03
Ciao sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta...
si, lo so, è passata appena un'ora, ma ascolta:
c'è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo....
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora stai zitta, non parlarmi nemmeno.

Posso rivederti gia stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
perchè sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l'età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te un pochino almeno servisse.

Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell'arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell'orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina...
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!

Sai, qualcosa tipo "cielo in una stanza"
è quello che ho provato prima in tua presenza...
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri forte in questa cornetta...
maledetta, mi separa dalla tua bocca!

Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l'abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano...
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!

Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
ora ti saluto, è tardi, vado a letto...
quello che dovevo dirti, io te l 'ho detto.

in my place...

ho fatto un altro di quei sogni che tanto ho disprezzato negli ultimi due anni. che mi fanno svegliare angosciata, nervosa, perchè mi mettono paura. ci sono dentro dei mostri con la faccia di una persona e il ruolo di un'altra, il che di solito indica delusione e scoperta di parti di queste persone che non conoscevamo. o non credevamo esistessero.
un incubo, in sostanza, nel quale ho riversato tutto.
la cosa fondamentale, comunque, è l'angioletto con cui ieri sera ho riso tantissimo. riso, parlato, chiacchierato, tentato di vedere un film senza il software adatto. e nessuna canzone risuonava nell'aria o nella mia testa, perchè il film era esilarante (al limite del ridicolo), perchè le coccole sono belle, perchè ci vogliamo un gran bene. grazie... come al solito, i veri amici si vedono nel momento del bisogno massimo... e io ne ho più di quanti credessi.
tuttavia, stamattina mi assale l'angoscia. ma come mai ho un'autostima così scarsa? perchè non riesco a credere a frasi come "sei una ragazza splendida e piena di vita"? perchè risulta così difficile capire i miei meccanismi? a volte temo che il mondo funzioni al contrario. che essere troppo buona significhi che fai parte dei cattivi e viceversa. che si faccia parte dei cattivi anche se si possiede fedeltà e devozione, perchè il trend è "tradire a coscienza pulita".
ne ho parlato con l'annina l'altro giorno: partirò, perchè non ho radici, nè motivi che mi tengano qui. anzi, questa città inizia a starmi stretta, inizio a odiare persino la strada di casa. appena finito il master saluto tutti e me ne vado a costruirmi la carriera, lontano da qui, in un luogo che non mi conosca e non mi giudichi. in cui ci sia spazio per me.
strano che proprio io, abitudinaria e pigra, faccia questo discorso. che mi prenda la briga di ricominciare da zero altrove. non strano, invece, se si pensa alla nausea che questo posto mi dà ogni giorno, che questa vita incatenata mi dà ogni giorno, alla delusione che provo, con intervalli di gioia e felicità e speranza... forse è voglia di diventare finalmente grande e responsabile. forse è solo che qui ho poche prospettive di carriera. forse è che niente mi trattiene.
è che io non capisco come va il mondo, perchè ho dei principi solidi che non s'incastrano con il cinismo e la fredda lucidità di molti. anch'io so essere cinica e lucidamente fredda (chiasmo), ma non vedo come questo possa migliorarmi.
sarà per questo che fatico a farmi una ragione di tante cose.

sabato 15 marzo 2008

after-hour

05.05 - gli uccellini quasi cantano mattina e io sono appena rientrata... sono vergognosa! ;) anzi, tu più di me perchè tenti di baciarle tutte, e non so come io possa tollerare un affronto simile! lo sai chi è la predestinata... ti perdono (forse ma non è detto) solo perchè ti ho visto preda totale dei fumi del gin-lemon più coca-e-rum.
siamo un gruppo troppo magnifico! compreso il viaggio andata e ritorno tra san lazzaro, casalecchio e borgo panigale... siamo il tavolo più bello del locale, siamo una classe splendida! e io sono decisamente responsabile, perchè ho bevuto pochissimissimo visto che poi dovevo portare quattro culi sani e salvi a casa... e voi maschietti tutti in taxi, che femminucce!
MMC rulez!

edit 12.24
- sveglia con lacrima alcolica, sebbene io fossi l'unica sobria in un tavolo di persone che non si reggono in piedi neanche stamattina. le scuse non bastano a mente fredda, credevo bastassero al momento ma mi accorgo che non me ne faccio niente. che non me ne frega niente delle parole. che ho bisogno di contare su certezze e l'unica certezza che ho, al momento, è che adoro i miei amici. forse anche che esisto. e che la serata è stata comunque splendida.

venerdì 14 marzo 2008

primavera. rosa. amore. perdono. sss

tutte queste cose rosa, l'aria rosa della primavera incombente, i fiori bianchi e rosa sugli alberi nella strada del ritorno, un po' di rosa anche nel mio cuore (sono fatta di carne, ho gli ormoni anch'io!), bè... tutto questo rosa mi irrita alquanto. sarà per il ciclo, altrimenti sarebbe un controsenso. il rosa, il perdono, il futuro... si perdona e si va avanti. perchè indietro non si può, naturalmente. con mille domande, farò la cosa giusta, dove andrò, starò dando una buona impressione di me... alla fine, sai, chissenefrega. io sono quello che sono, sono contenta di me e della mia sensibilità, non m'interessa non essere capita perchè nella mia esperienza chi mi ha capita è diventato una persona importante, gli altri no. è così per tutti, alla fine, ma forse è impopolare esprimere il concetto direttamente.
perdono. il problema è che io perdono, e a volte vorrei non perdonare, vorrei restare piena di astio e risentimento, avercela con chi mi fa del male, perchè altrimenti sembra che io sia una cogliona che si lascia scivolare sopra tutto. e invece niente scivola via, tutto lascia l'impronta o la cicatrice, ma passa e riesco sempre a vedere il buono delle persone. anche dove è impercettibile, io lo vedo. anche dove è stato nascosto con cura, o è stato negato, sento che c'è.
ed è per questo che perdono, ma non dimentico, non cancello, non vado avanti liscia come l'olio. difficile fare i conti con un passato che non vuole restare al suo posto. e che interferisce con tutto quello che faccio. sempre più spesso riesco a lasciarlo fuori, a godere del sole e di chi me lo fa splendere. ma vorrei funzionare a comando anche io. vorrei non avere alcun rimpianto. vorrei vedere la realtà per com'è, che le persone cambiano, ti cambiano sotto al naso, che con alcuni non si comunica, anche se si parla per ore, che talvolta non ci si capisce, e un'esigenza è percepita come un capriccio. che a volte questo succede e basta.
e invece io non credo che le persone cambino dall'oggi al domani, credo che si possa comunicare con tutti, in modi diversi, credo che guardarmi negli occhi sia sufficiente per capire cosa sto pensando, credo che per quanto io sia responsabile delle mie azioni non ci sia motivo per cui non debba soffrire per le loro conseguenze, credo che oggi a pranzo quell'orgoglio abbia rovinato tutto. credo che per tutti sia diverso e per me è così.
del resto è vero quanto si diceva ieri a comunicazione efficace. c'è un'incredibile tendenza all'autodescrizione inflazionata da parte delle ragazze. "sono sincera, semplice e solare". le tre S: cazzate mirabolanti. e ad ogni modo, io sono l'opposto. sono menzognera (in molti sensi lati, assolutamente non in quello letterale), inutilmente complessa e buia. sono stata amata anche così, e sono stata amata tanto, forse proprio per questo. non offro noia, non offro certezze (e chi te le dà?), ma offro me stessa, tutta, completamente, dal primo capello all'ultima unghia, anima, corpo, mente. prendimi in pacchetto, o non prendermi affatto.

giovedì 13 marzo 2008

doppi sensi... ma io ne so di più

oggi giornata pirotecnica quanto ieri. approfittando della mattinata libera, s'inizia con le solite conversazioni sul merluzzo, io e una delle persone cui voglio più bene in assoluto. parliamo della filosofia del merluzzo, addirittura, con finti attacchi di gelosia. inoltre devom scriger è diventato un divo di hollywood con la mascella prominente.
in serata dovevo uscire col piò, ma il mal di testa nauseante e le lezioni di domattina e l'esame imminente di cui nessuno sa niente mi hanno convinta a restare a casa, io, ally mcbeal, la musica, il mio dolce tesoro (naturalmente parlo del portatile, maliziosi) e un nuovo plugin (o add-on) di firefox che svolge il compito prima assegnato a windows live writer.
la tarda mattinata e il primo pomeriggio sono stati i momenti migliori della giornata. il corso di comunicazione efficace si è trasformato in un corso di efficaci risate, con doppi sensi detti a voce alta ad ogni cambio di slide, neanche fossimo una terza media invece che un corso master... ed immancabile è stata la polemica politica che vede protagonista l'ormai inquadrata MT con l'altrettanto inquadrato F.
in pausa, le conversazioni erano incentrate sul mitico Dom e sul progetto "tutte sopra Dom". Dom aveva fame e aveva preso dei biscotti dal distributore automatico, ed essendo persona estremamente educata, gentile e generosa, chiedeva a tutti se volessero un biscottino. "che carino dom, offre il suo biscotto a tutte!", "ma è troppo grosso il biscotto intero, non ci sta tutto in bocca!", "per farcelo stare tutto dovresti spezzarlo!". piegate in due dal ridere, mezze nude per il primo caldo, facce sconvolte dal sonno perchè è giovedì e stordite dalla mancanza di energia dopo analisi dei costi (ricordo che sarò bocciata).
deliri da pomeriggio al master dopo un mese a due esami a settimana. non ci stiamo più dentro. non vediamo l'ora che sia pasqua. settimana prossima 32 ore di lezione in 4 giorni.
ma domani sera, tavolo su pista e tiro estremo.

p.s. ho dimenticato la tarda mattinata. mi limiterò a definirla unica e indescrivibile.

edit - ally mcbeal m'insegna qualcosa ogni sera, ogni maledetta sera. questa sera la citazione è la seguente:
Georgia: Ally... Perchè i tuoi problemi sono più grossi di quelli degli altri?
Ally: Perchè sono i miei.

Sei una grande!

mercoledì 12 marzo 2008

"ciao, sono giulia,,,

...e sto cercando un ragazzo davvero speciale". e caschi male giulia, perchè tu, che fai capolino pubblicitario dalla mia finestra di messenger, non hai il sensore di genere... che cretinata di pubblicità, giulia, mica ti presento il mio di uomo, ti pare?
questa sera in camera mia ne sono successe di ogni. nel tentativo di scrivere in msn sdraiata a letto le mie dita hanno composto parole inesistenti ed esilaranti, tipo "devom scriger" al posto di "devo scrivere". forse è meglio non rotolarmi nelle coperte mentre maneggio il portatile... eh?
poi ho riscoperto scialpi (notare che in prima stesura avevo scritto "sclapi") e "pregherei", con la voce splendida e cristallina di scarlet... ricordi da brivido! "puoi riprenderti il mondo / ma lasciaci l'amore che fa soffrire". altri tempi.
inoltre, mi è stato chiesto di sputare sullo schermo, su alcune parole che avevo scritto tempo fa... ma dal momento che lo schermo è nuovo, ho fatto notare, è bastato uno sputo simbolico, con simulazione adeguata di "catarro solido e pezzi di sangue" (era per farmi capire, ma che schiiifo). chiedo scusa per il contenuto splatter.
la degna conclusione della giornata è "ma oggi quanto eri bella". autostima su su su su su!

bocciatura assicurata!

arrabbiarmi non serve. oggi il sole splende. l'allievo ha superato la maestra e io sono tanto, tanto, tanto fiera di questo. e poi è così carino per i corridoi... oggi ho gli occhi pieni.
p.s. è tutta colpa dei costi fissi totali.

martedì 11 marzo 2008

che bello.

la serata è interessante per più motivi.
primo, ho studiato analisi dei costi, chè domani c'è l'esame, e tanto sono serena: mi bocceranno in tronco. ma sarò in buona compagnia.
secondo, come sapete ho una particolare predilezione per chi parla a sproposito e soprattutto per chi parla di cose che non lo riguardano. e questa sera ce n'è a bizzeffe, per ridere. inoltre tutti i nodi vengono al pettine, ma come al solito ad intuizione, mai sul grugno.
terzo, sono troppo presuntuosa e quindi credo di essere intelligente quel tanto che basta per non abbassarmi a certi livelli piuttosto squallidi. cioè non insulterò nessuno e nessuno verrà mandato a quel paese.
quarto, non mi sono mai nascosta, anzi mi sono esposta il più possibile, al limite dell'umiliazione (e sai perchè? perchè quando si ama niente è umiliante, tutto è lecito). trovando porte chiuse. non è come al solito, "scrivo e non parlo". io avrei parlato. nessuno ha parlato con me. e quindi scrivo, come ho sempre fatto. solo che le cose si dimenticano in fretta, e quindi non te lo ricordi.
io invece lo ricordo, e questo nonostante una nuova situazione.
eccola lì, la differenza.

siamo precisi.

alle volte devo essere proprio stupida. non capisco cosa ci sia di sbagliato nel fatto che, dopo aver fatto tutto quello che era in mio potere per recuperare un errore e aver preso due bei pali non tra gli incisivi ma tra le natiche, io mi sia buttata sugli amici, sulla vita, su tutto il resto, con la voglia di non pensare.
probabilmente è infastidente, soprattutto per i sordi che non vogliono ascoltare.
e allora basta vantare un rispetto che non esiste neanche in cartolina. non è rispetto. è pararsi il culo. il rispetto va dimostrato, altrimenti rientra nell'insieme già ampio di parole vuote.
il rispetto vero è quello che mi dimostra chi sta cercando di rendermi felice in ogni modo, comprendendomi, facendomi divertire, portandomi fuori a mangiare il mio cibo preferito, ascoltando i miei sfoghi, abbracciandomi, anche se potrebbe cercare una situazione più semplice in cui stare.
non confondiamo la merda con l'oro, per cortesia.

lunedì 10 marzo 2008

due cose

due cose: ho bisogno di una calcolatrice scientifica e se ho passato la prova di strategia sarò candidata alla pubblicazione su comix, troppe cazzate scritte in allegria.
ed effettivamente sono allegra, tranne che per la previsione di studio serale dei bilanci e degli indici di bilancio.
almeno sarò in buona compagnia!
che qualcuno mi aiuti, non lo passerò mai quell'esame.

edit 20.58 - ally mcbeal, episodio 1x16: "se non sai la risposta, vuol dire che non mi conosci". frase perfetta.
troppo orgoglio, troppo poco amore.

domenica 9 marzo 2008

allocazione di tante cose e scoperte recenti.

"allocazione dei costi" è la mia categoria di oggi. ho allocato tutti i costi dell'azienda Alfa, ripartiti su parametri diversi: costi commerciali su fatturato, costi macchina su ore macchina, costi generali su ore di manodopera diretta. ho allocato i costi indiretti anche su base unica.
tutto ciò per dire che talvolta alloco elementi su sensazioni. do fiducia incondizionata e affetto potenzialmente perpetuo. e quasi mai sbaglio, tranne in quest'ultimo caso, in cui la mia fiducia e il mio affetto erano malriposti: cioè, la loro allocazione, o assegnazione per chi (fortuna sua) non deve studiare analisi dei costi, era errata e non teneva conto dell'orgoglio, della ripicca, della rabbia.
bene. ne terrò conto da ora.
rifletto sul fatto che il mio stare bene era fastidioso, e quindi si è trovato qualcosa che lo infrangesse. ciò si chiama essere infantili, la teoria di alcuni è "troppo infantile per te".
bene.
ora sto bene, ma ciò che mi fa stare meno bene (soprattutto al risveglio, prima di arrivare a scuola e trovarvi i miei angeli custodi) è l'idea di non aver mai davvero conosciuto una persona. l'idea di come si possano cancellare con un colpo di spugna e una dose di cattiveria tanti e tanti giorni di felicità. a meno che quelli non me li sia inventati io - perchè magari non sono mai esistiti. la frase ricorrente degli amici (quelli veri) è "tu meriti molto più di questo", oppure "non è degno neanche di una tua parola" e cose del genere. cose che so già, peraltro.
io credo a fatti, non a parole. "io non dimentico" è qualcosa che va dimostrato.
probabilmente sono troppo sensibile per capire certe insensibilità, e non dico di essere nel giusto, piuttosto prendo atto di una differenza.
così come non capisco come si faccia a spegnere i sentimenti a comando, e anche se lo capissi riterrei la cosa troppo abominevole per farla a mia volta.
brutta cosa, essere feriti... bruttissima cosa è reagire alle ferite provocando altre ferite... così da sentirsi pari...
bellissimo è invece ritrovare la voglia di guardare qualcuno negli occhi, la curiosità di capirlo e scoprirlo e l'eccitazione di una vicinanza fisica millimetrica, talvolta colmata da incastri che mai avresti pensato così perfetti, dal momento che credevi perfetti quelli che li hanno preceduti e anche che di incastri così perfetti non ne avresti trovati mai più, e che non avresti più desiderato niente e nessuno per mesi tanto eri disperata e sconvolta e delusa, e che tutta la tua vita e il suo senso si esaurissero in quell'individuo, cosicchè non trovavi più un senso alla tua vita, salvo poi scoprire che lo stesso individuo ha bisogno di ferirti per sentirsi meglio e perdere completamente la stima che avevi di lui e sentirti più disperata per questo che per tutto ciò che ti ha detto e che poteva dirti, con effetti nettamente diversi, in altro modo.
scoprire che esistono ancora persone che si capiscono alla prima occhiata è bellissimo. e mi sta distraendo da tutto.

venerdì 7 marzo 2008

stamattina ho trovato di che nutrire il mio narcicismo e... bè, la giornata è stata a dir poco stupenda.
sono quasi quasi tranquilla sul cost accounting, ma solo perchè devo ancora studiarlo tutto.
la chicca è stata imbattermi in un articolo interessante, dal quale traggo il seguente stralcio. mi limito a dire che concordo in pieno ;)
"il rapporto ottimale, diciamo desiderabile, è quello che dura dai 7 ai 13 minuti. Preliminari e coccole finali escluse dal conteggio. Troppo breve, invece, un incontro intimo che dura meno di 3 minuti, mentre da 3 a 7 è adeguato. Oltre i 13 minuti, poi, diviene stancante, e mezz'ora è decisamente troppo".

giovedì 6 marzo 2008

oggi.

oggi consapevolezza. oggi risate amare. oggi vita nuova e bellissima e amici che chiamano e chiedono come sto e dicono usciamo, che hai una birra pagata.
oggi la Delusione mi libera dal dolore.
resta l'orgoglio, ma fortunatamente non ne ho troppo.
orgoglio che non è amore.


edit 19.43
- bimba vale non poteva sperare di meglio. ha voglia di coccole coccolose e gliele fanno! domani sera messicano e disco, sabato cinema... domenica è meglio che studi. che gli esami mica aspettano me. ma mercoledì... ci si sfascia completamente! ;)

martedì 4 marzo 2008

rebuilding

non ho niente da dire, tranne: powered by windows vista.
tutto sommato, poteva anche andare peggio. potevo addirittura non avere il computer.
necessito di qualcuno che mi ricordi come si vive dopo, ovvero che mi ricordi come si viveva prima.
edit 19.47 - che ingrata... quasi dimenticavo di ringraziare di cuore tutti coloro che si stanno adoperando per convincermi che la mia vita ha ancora senso: Emy, Ila, Chicca, Luca, il mitico Dom con una pazienza leggendaria, Franco che mi abbraccia mi bacia e mi coccola, Marco che mi parla dei frati cappuccini e delle persone profonde, Sara che mi vede ombrosa e mi ricorda che l'uomo è orgoglioso, Marina e Jacopo che chiedono in silenzio... grazie. vi voglio bene :)

domenica 2 marzo 2008

sempre e solo biancoblu

fortitudo

 

GODO.
Ogni tanto qualche soddisfazione...
una stretta di mano affettuosa ai cugini delle vu merde!

demoliamo tutto.

Sometimes what you say confuses what you mean • a mass of strangled words come spinning out your mouth • nothing's like the dream • forget the words I say • just let them hit the ground • as long as we can tear down these houses • tear down these houses • you can run away while I protect the way I am • there's comfort in the pain ripping through my heart that kicks you where you land • stand down all your demons 'cause no one wins this war • you've sharpened your weapons for another useless cause • there'll be no survivors as long as we can tear down these houses • tear down these houses • what have you done to me and what have I done to you? • facing each other to the death • no other soul to witness this • a mass of strangled words come spinning out your mouth • it's nothing like the dream • it's nothing like the dream as long as we can tear down these houses • as long as we can tear down these houses • what have you done to me and what have I done to you?