giovedì 29 maggio 2008

solitario.

io sono diventata una persona solitaria. mi rendo conto che fatico moltissimo a tenere spontaneamente conto dell'esistenza di una moltitudine di persone intorno a me. nel senso. è come dire "mi piacerebbe non avere paura delle moto", quando in realtà ce l'hai: non puoi cambiare ciò che sei, nè ha senso sognare di essere qualcos'altro.
la domanda è: sono sempre stata così?
non lo so.
un tempo amavo ascoltare e consigliare. chiunque, anche lo sconosciuto sulla panchina.
oggi mi sono irrigidita. non chiedo, ed è raro che la gente abbia di me la sensazione di disponibilità che vorrei dare.
tendenzialmente, mi apro e mi sbilancio dopo molto tempo e con chi mantiene con me un rapporto costante di sua iniziativa, altrimenti non sono in grado di tenerlo su da sola, perchè sono incostante nelle pratiche.
neanche di questo ricordo se è sempre stato così.
non so nemmeno se c'è un motivo oppure no.

lunedì 19 maggio 2008

ricarico.

mi piace avere padronanza dei miei mezzi. se la mia disciplina è la comunicazione, essa ha inevitabilmente dei confini col marketing, col trade, perfino col controllo di gestione. prima, i confini delle mie conoscenze erano tirati come una babbiona piena di lifting verso ognuna di queste discipline, senza tuttavia toccarle. ora sconfino in ognuna, ma non perdo un centimetro della mia, semmai la arricchisco.
questo è per rispondere a chi mi chiede perchè ho scelto di studiare marketing visto che sono contraria al ricarico del 500% su scarpe, cinture, magliette, borse e abiti che valgono 50 euro e ne costano 600.

venerdì 16 maggio 2008

vi presento pippo, il mio animalino di facebook. ve lo presento perchè è lo spunto per una riflessione (non è tenerissimo?).
io ci provai, ad essere cattiva. due anni e qualche manciata di settimane fa, io ascoltavo costantemente "wake up" dei Rage Against The Machine, insieme a un paio di famosi singoli dei Prodigy, che notoriamente non sono il ritratto dell'innocenza. a ciò aggiungevo il metallo più cattivo che conoscevo, mentre la voce di Cristina Scabbia mi introduceva nel mondo del gothic. mentre ascoltavo, tentavo di incattivirmi il più possibile (c'era un motivo che non vale la pena ripetere. ma c'era ed era valido, allora).
in realtà, io tendo a essere buona, empatica, di vedute aperte, e la cattiveria non mi si confà anche quando provo a farne un mio tratto caratteristico. somiglio più a pippo che a una persona cattiva.

ciuf ciuf

la vita è un treno in corsa, solo che noi non siamo sopra il treno, ma a terra, e dobbiamo comunque tenere il ritmo. per respirare un po' abbiamo le fermate in stazione, e per fortuna. chi si ferma quando il treno corre resterà indietro, e raggiungerà gli altri solo con grossi sforzi. se ce la fa. non puoi mai abbassare la guardia, però guardati intorno: milioni di persone corrono con te, ad alcune mancano persino le gambe, ma cercano di star dietro al treno come possono.
mai fermarsi quando bisogna correre. mai correre inutilmente quando si può star fermi.
è questione di sincronia.


- aria, ritornerò
nell'aria che mi porta via
dalla vita mia
-

mercoledì 14 maggio 2008

che mondo sarebbe... e qui mi fermo.

una rom di sedici anni tenta di rubare un bambino da una casa. la porta era aperta. avrei una soluzione.
una ragazzina nata nel 1994, quando io ero già alle medie ma ero ancora una racchia, viene uccisa, bruciata e buttata in un pozzo da suoi coetanei. pare fosse incinta.
un'omeopata convinta sospende l'insulina a una giovane paziente, che va in coma e muore. mi ricordo quando un'omeopata tentò di guarire le mie placche in gola con fiale di bismuto anzichè con gli altibiotici. placche per dieci giorni, fin quando non ho preso l'antibiotico di mia iniziativa: sono passate in tre giorni.
per non parlare di quando alcuni partiti tentano di appropriarsi e fare la propria bandiera di qualcosa che è stato di tutti. odio politico.
che mondo di merda.
in questo mondo, il colmo sarebbe trovare degli slip non miei nella macchina del mio ragazzo.

lunedì 12 maggio 2008

such a perfect day.

giornata perfetta... con la persona perfetta... intesa e un'insana insolita splendida passione... dunque, buon anno e mezzo, amore mio.

sabato 10 maggio 2008

the end of the world.

Why does the sun go on shining?
Why does the sea rush to shore?
Don't they know it's the end of the world
'Cause you don't love me anymore?

Why do the birds go on singing?
Why do the stars glow above?
Don't they know it's the end of the world?
It ended when I lost your love.

I wake up in the morning and I wonder
Why ev'rything's the same as it was.
I can't understand, no I can't understand
How life goes on the way it does

Why does my heart go on beating?
Why do these eyes of mine cry?
Don't they know it's the end of the world?
It ended when you said goodbye

Don't they know it's the end of the world?
It ended when you said goodbye.

io non ascoltavo, bensì leggevo, questa canzone molto spesso, quando non c'eri. a volte, in momenti di dolore, avrei voluto pubblicare queste parole sul blog, ma poi ho pensato che così le avresti lette e avresti capito che senza di te credevo che non ci fosse senso alla vita. e non volevo che lo sapessi. però era così.
poi l'ho trovato, il senso, e ora so che ognuno può rendere infinitamente migliore la vita di qualcun altro, ma che ognuno è in grado (o dovrebbe) di sopravvivere da solo. lo sono anche io. il tutto non è romantico e struggente come si pensa: di amore non si muore. è per questo che ti ho scelto. ho scelto di stare con te anche se sono in grado di sopravvivere da sola, perchè con te la mia vita è più bella. è completa. è tranquilla. perchè ci sei. la mia è una scelta, non la solita necessità che provavo un tempo. ora da sola ci so stare, e se tu ci sei mi arricchisci. e ci amiamo.

sabato 3 maggio 2008

una ragazza in gamba?

ho trovato le mie ballerine nere sbrilluccicose e una gonna rossa a palloncino che non era necessaria, ma fa da splendido corollario.
è incredibile come le cose cambino, se ci ripensi dopo anni.
mai portato gonne, troppa vergogna, perchè sono cosciente del fatto che il Signore mi ha donato la bellezza, ma non le gambe dritte.
portare una gonna per me era come dire "guardatemi e deridetemi".
poi non so cosa sia successo. forse hanno inventato gli stivali, forse ho trovato gli stivali giusti. dissimulano.
sta di fatto che adoro le gonne leggere e dolci, mentre mi piacciono meno - ma le porto lo stesso - le minigonne tout court.
a quanto pare, non tutti si fermano ad osservare l'orribile stortezza (prima d'ora, naturalmente).
o forse tutti inorridiscono, ma lo tengono per sè. ma quando hai 14 anni, questo non lo capisci.
insomma, questa cosa della gonna mi ha fatto fare pace con la mia parte femminile e ora adoro le gonne. però sono estremamente preoccupata per l'arrivo del caldo che m'impedirà di nascondermi dentro un paio di stivali. lì sarà drammatica.