venerdì 27 febbraio 2009

al contrario

Prêt-à-porter e alta moda: si sgretola il confine.
Una donna scrive su  Facebook: «Lavoro noioso». Licenziata.
Laura Chiatti adora occuparsi di fidanzato e casa ma fa sogni trasgressivi.
Belen Rodriguez dice: mi sono rifatta il seno ma ho un cervello da maschio.

e intanto

beppino englaro è indagato per omicidio.
un orefice rapinato spara e uccide i rapinatori; viene successivamente indagato per omicidio volontario, quindi s’impicca.
un uomo che attraversava la strada viene colpito da un semaforo abbattuto da un’auto appena coinvolta in un incidente, e muore.
e aggiungo – non me ne vogliate, per l’accostamento alle altre tematiche; per me è una cosa serissima e tristissima: patrick swayze sta morendo. l’idolo romantico della mia infanzia, e con lui se ne andranno gli ultimi ideali romantici che mi restano.

il mondo va al contrario.

ti scatterò una foto…

…di quelle che ti corrodono e che ti consumano dentro, in modo che non ci sia momento in cui, alzando gli occhi, tu non ricordi. farò sì che ciò che hai tentato di dimenticare riemerga con la violenza di mille spade, quelle che mi hai fatto ingoiare a forza. poi mi sentirò una merda per quanto ho fatto, ma non lo dirò a nessuno, come al solito, e mi terrò tutto dentro, perché quel che è fatto è fatto.
non pensare che tutto sia finito, niente è finito. hai scelto e presto o tardi le scelte si ritorcono contro di noi; solo che, se le ritorsioni sono positive, non le chiamiamo così.
ti sveglierai un giorno bellissimo pieno di dolore che non capisci, perché ieri sera era tutto bello e rosa, stamattina è tutto nero e pesante. saranno le briciole che hai cacciato sotto il tappeto, che torneranno a cercarti. e la causa di questo sarai tu insieme alle scelte che hai fatto.
io sarò lì a guardare, come nel proverbio cinese.

domenica 15 febbraio 2009

san valentino

baciarsi come facciamo noi non è banale, e nemmeno i nostri sguardi lo sono. il fatto, poi, che il cuore vada ancora a mille quando ci guardiamo, è segno di tanto amore ancora da coltivare…
non avevo programmato la serata, ma è stata davvero bellissima. un pochino mi sono sentita come una ragazzina di 16 anni, e sono sicura che anche tu non hai dimenticato come ci si sente emozionati in certi momenti.
quindi non dimenticare come emozionarti.

mercoledì 11 febbraio 2009

la mia volontà

Nel pieno delle mie facoltà mentali e in totale libertà di scelta dispongo quanto segue.
In caso di:



- malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante

- malattia che mi costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione



chiedo di non essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico né a idratazione e alimentazione forzate e artificiali in caso di impossibilità ad alimentarmi autonomamente.

Le presenti volontà potranno essere da me revocate o modificate in ogni momento con successiva/e dichiarazione/i.




Mi rendo conto che sia un’affermazione forte, ma serve per lottare contro l’imposizione di valori dall’alto a ognuno di noi. Se ognuno sceglie cosa fare della propria vita, non lede la libertà di altre persone. È giusto che ognuno possa decidere per sé. Mai e poi mai potrei pensare mia madre e mio padre a piangere sul mio corpo “quasi” morto, incapaci di andare avanti con la vita perchè bloccati con me. Nè potrei pensare al mio fidanzato nella stessa condizione.

Non sono il tipo di persona che accetta di vivere menomata e non autosufficiente.


E non sono nemmeno così superficiale da credere che la penserò sempre in questo modo. Ora, però, sì.

martedì 3 febbraio 2009

incubi

a questo punto, presumo che si tratti proprio del sogno ricorrente che perseguita ognuno di noi.
io ero brava a scuola. la classica studentessa che fa incazzare perchè si impegna tanto solo se deve – e quando deve lo fa con gli interessi, ma studia il giusto ed eccelle comunque. smettevo di studiare solo dopo l’interrogazione, ma già la volta successiva recuperavo perchè non si sa mai che m’interroghi così, perchè gli tira.
potete quindi ben immaginare come sia agghiacciante il mio incubo ricorrente in cui arrivo a scuola completamente impreparata perchè “mi sono dimenticata di studiare” (ma per mesi, non solo per quella volta) oppure perchè provengo da un’altra scuola ma il professore vuole interrogarmi lo stesso.
in quest’ultimo sogno pregavo addirittura mia madre di non farmi più andare a scuola dicendole “non vedi come sono messa, che mi dimentico persino di studiare?”.
che angoscia! i freudiani possono sbizzarrirsi con questo incubo che ricorre spesso nei miei sogni… sempre nei momenti di svolta.