mercoledì 11 febbraio 2009

la mia volontà

Nel pieno delle mie facoltà mentali e in totale libertà di scelta dispongo quanto segue.
In caso di:



- malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante

- malattia che mi costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione



chiedo di non essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico né a idratazione e alimentazione forzate e artificiali in caso di impossibilità ad alimentarmi autonomamente.

Le presenti volontà potranno essere da me revocate o modificate in ogni momento con successiva/e dichiarazione/i.




Mi rendo conto che sia un’affermazione forte, ma serve per lottare contro l’imposizione di valori dall’alto a ognuno di noi. Se ognuno sceglie cosa fare della propria vita, non lede la libertà di altre persone. È giusto che ognuno possa decidere per sé. Mai e poi mai potrei pensare mia madre e mio padre a piangere sul mio corpo “quasi” morto, incapaci di andare avanti con la vita perchè bloccati con me. Nè potrei pensare al mio fidanzato nella stessa condizione.

Non sono il tipo di persona che accetta di vivere menomata e non autosufficiente.


E non sono nemmeno così superficiale da credere che la penserò sempre in questo modo. Ora, però, sì.

Nessun commento:

Posta un commento