venerdì 8 febbraio 2008

ho voglia di me.

nonostante tutto, mi piace come sto reagendo. il requisito fondamentale è avere molti impegni (necessariamente quotidiani, pesantissimi e totalizzanti), molta determinazione, nessun tempo per pensare, nessuna paura. perchè, se hai paura, torni indietro per paura. bisogna avere forza. ricordare ogni giorno perchè. ricordare che più passa il tempo, più i contorni sfumano, più l'idea diventa idilliaca e spoglia dei suoi problemi, di quei problemi per cui la decisione era stata presa.
mi accorgo, sento il desiderio di introspezione e cura di me. forse non ho tempo. forse non ho voglia. forse non ho nè tempo nè voglia, perchè tutte le mie energie sono altrove. forse il fatto di non avere tempo ha fatto emergere il fatto di non averne voglia, o forza. ha gonfiato il problema.
ma finalmente, finalmente, mi sono trovata. so chi sono. so come sono. a volte so anche cosa voglio - non questa volta, non esattamente. ma finalmente, dopo anni di forse, ma, chissà, potrebbe, magari... ora so chi sono, cosa ho e non ho, come sono fatta nel bene e nel male. il che non è un punto d'arrivo ma di partenza. è uno strumento, non un traguardo, e ora viene il bello: vivere con la consapevolezza di me stessa - sempre nel bene e nel male (lo devo a te, questo. ed è una delle conquiste più belle della mia vita).
vivere con il dubbio di aver scelto bene o male. perchè non è mai facile, e qui entra in gioco la determinazione. io non so cosa sarà domani, finchè riesco a farlo voglio vivere senza saperlo, perchè forse ho fatto troppi progetti. troppo presto. troppo impegno. ho fatto tutto io, naturalmente. almeno so che la colpa è mia, e solo mia.
non voglio vedere film lacrimosi, sentire canzoni tristi, riguardare i ricordi, per ora. non voglio osservare dolci coppiette innamorate che hanno tutto e apprezzano tutto quello che hanno, perchè io avevo il 99% di quello che mi serviva e me ne sono andata per la mancanza dell'1%. va bene che ho il senso di colpa ontologico, va bene che ho deciso tutto io: ma devo punirmi di proposito, per questo?

2 commenti:

  1. ..che dire..non so neanche che cosa voglio scrivere, so soltanto che non lasciare un commento a quello che hai scritto tu non mi fa sentire bene. Forse perche' fino ad adesso abbiamo fatto tutte le cose sempre assieme, nel bene e male, e oggi non voglio che sia l'eccezione. Sento tutto questo ancora un po' mio, anche quando non lo e' piu'. So che la decisione e' stata presa e che la difenderai coi denti, cosi' come l'hai fatto quando stavi con me quando c'era un gran buio nella nostra piccola stanza. A me piaceva cosi', con tutto quello che c'era dentro, con i suoi spigoli e le vetrate belle ampie, con la musica di sottofondo e col silenzio. Ridere o piangere,a volte mescolato, non contava e bastava dirsi che l'avremmo passato, nel bene e nel male. E nel bene e nel male cosi' e' finita, cosi' come anche tu hai detto. C'e' chi sceglie e chi non sceglie, non devi certo punirti tu come non devo farlo io. Hai voglia di te, tanto quanto ne voglio io. Ho scritto un po' di cose, vorrei scriverne tante altre, ma non cambierebbe le cose. Quindi la smetto, solo..ti amo.

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  2. No, non devi punirti. Devi premiarti per tutto questo.

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