giovedì 16 ottobre 2008

il buongiorno si *sente* dal mattino

questa mattina, allegra come una fresca scolaretta, sorridente come una fotografia, mi siedo sull'autobus e inizio a leggere il mio libro, pensando che amo i libri di psicologia perchè mi mettono di buonumore.
senonchè, verso metà di via mazzini, un puzzo di sporco stantio inizia a mozzarmi il fiato. puzzo di barbone, fetore assassino, per intenderci, fortissimo, a tal punto che ogni respiro è per me un conato di vomito. inizia bene, la giornata!
mi volto verso il mio vicino di posto, disperata perchè l'alternativa è non respirare; è vero che ha il capello lunghetto e scompigliato, ma ha anche un ipod nelle orecchie, le mani pulite, vestiti normali e puliti anche loro. il puzzo insopportabile continua, però, mi entra nelle narici, e non mi fermo tanto a riflettere perchè devo concentrarmi sul non vomitare.
a un certo punto, siamo in via san vitale, il puzzo inizia a calare e poi smette... grazieeee! però il mio vicino è ancora lì... potrete immaginare come mi sia sentita una merda nell'aver pensato che fosse lui ad emanare quel fetore.
ma il viaggio non era mica finito...
al puzzo di sostituisce, qualche fermata dopo, il non-plus-ultra del tamarro.
lui più lei più lei, ovvero
ragazzo con taglio di capelli assurdo tutto ingellato occhiali a mascherina che gli coprono anche il mento, camicia, pantalone basso sul sedere, abbigliamento tutto sommato finto chic,
più
fidanzata di lui, ragazza con la gomma in bocca che mastica finemente, coda di cavallo, bustino aderente sopra al lupetto nero, pantaloni a vita bassissima con mezzo culo di fuori, altezza da stangona e addominale bello tonico,
più
amica di lei, bassina e grossettina, che ne sembra la riserva e sicuramente le fa da scudiero.
a ciò si aggiunge che qualche sedile più avanti c'era un gruppo di ragazzine liceali che parlava dell'occupazione.
"cccccioè io mica sto facendo fuga amore, c'è occupazione!" "senti, guarda che ti facco diventare bella!" "cccccioè ma cosa credi... scendo in piazza otto agosto".
la squadra dei tamarri, come colui che vede la pagliuzza nell'occhio altrui ma non la trave nel proprio, commentava, osservando i dialoghi delle ragazzine: "ci sarà speranza per loro? saranno irrecuperabili?"

rimpiango il motorino.

5 commenti:

  1. e qui entra in ballo la retorica:
    MA GESùGGIUSEPPESANT'ANNAEMMMARIA! MA NOI MICA ERAVAMO COSì ALLA LORO ETà????
    NON CI SONO PIù I GIOVANI DI UNA VOLTA.

    Che ce vuoi fa'... SO' RAGAAAAAAAZZZZ!

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  2. Tesoraa la puzza di gorgonzola fetido di primo mattino è la cosa peggiore che possa esistere. La tamarraggine e le giovani che guevara sono nulla in confronto ...io opterei per una mascherina in borsetta, non si sa mai, ti evita il malumore quotidiano e ti salva la vita!!!

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  3. Spero che almeno questa domenica tu l'abbia passata tranquillamente ;)

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  4. Dio mio, come rimpiango il mio motorino (le cui vestigia giacciono ancora, ferrugginosi rottami, sotto la pergola ch'adombra il mio giardino) quando le nari mie sono intruse ed intrise del puzzo d'ogni barbone, quando lo stantìo fetore dell'altrui ascella mi mozza il mattutin respiro, quando la mia privacy nasale è violata da orride flatulenze, quando le mie vergini orecchie sono costrette ad origliare cosversazioni sconcertanti, quando una qualunque ragazzina, giungendo trafelata all'autobus partente, che pertanto era già nel chiudere le proprie porte, riuscita a salire pel proverbiale pelo apostrofa l'autista con un morbido "OOOOH, CAZZO CHIUDI COGLIONE, NON VEDI CHE DEVO SALIRE?".

    L'11 alle 8,30 è una brutta bestia.

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  5. ehi! mi hai ispirato! se vai sul mio insulso blog trovi una versione riveduta e corretta del mio commento di stamattina ;-)

    baciotti

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