domenica 7 marzo 2010

Comunicazione non comunicativa 2

L'altro giorno criticavo la leggerezza con cui alcuni professionisti della comunicazione trascurano la carica promozionale che il proprio sito web potrebbe avere, se solo fosse più studiato e curato.

Oggi - non potevo farne a meno - voglio occuparmi di un tipo diverso di comunicazione, partendo da una lettera che mi è arrivata venerdì. Questa lettera mi esorta a scegliere un particolare candidato alle elezioni regionali.

Su questa lettera, dal punto di vista della forma, ho alcuni appunti.

Inizia così (cito testualmente, con attenzione a punteggiatura e maiuscole):
Cara Vale
mi permetto di scriverti questa lettera per richiamare l'importanza del prossimo appuntamento elettorale. Come probabilmente saprai, il 28 e 29 marzo, si rinnova il Consiglio e la Presidenza della Regione.

Osservazioni:
- "Cara Vale" richiederebbe una virgola, prima di andare a capo. Mi rendo conto che queste lettere sono stampate in blocco, ma aggiungere una virgola non mi pare gran fatica.
- questo non è un errore, ma io non avrei utilizzato il verbo "richiamare" nel senso di "ricordare".
- La punteggiatura! So più o meno dalle elementari che non si mette virgola tra soggetto e predicato, a meno di non inserire delle coordinate incidentali - degli incisi - e allora, a quel punto, la virgola non separa soggetto e predicato ma principale e coordinata. Benissimo la virgola dopo "saprai", malissimo la virgola dopo "marzo".
- "si rinnova": il Consiglio si rinnova da solo? E siccome parliamo di Consiglio e Presidenza, non dovrebbero rinnovarsi al plurale, al limite? Comunque due imprecisioni: la forma e il genere. Un bel "si vota (per indicare un'indeterminata moltitudine di elettori) per rinnovare" sarebbe stato più efficace e semplice! La semplicità è così sottovalutata, identificata con povertà d'idee! Ma NOOO, non lo è!

Andiamo avanti:

[...] L'altro motivo è che desidero sottoporre alla tua attenzione la candidatura, quale Consigliere Regionale, di Pinco Pallino, persona che gode della mia personale Stima e Fiducia e che credo possa ben operare in Regione.

Osservazioni:
- Pesantezza! "la candidatura, quale Consigliere Regionale, di Pinco Pallino". Siccome odio i "quale" al posto dei "come", avrei semplicemente scritto "la candidatura di Pinco Pallino a Consigliere Regionale", senza troppe pause o virgole. Ammetto, però, di non conoscere bene il linguaggio tecnico politico, quindi forse "candidarsi a" un ruolo potrebbe non essere la formula più giusta.
- "Stima e Fiducia" sono due tue amiche? Insomma: o sono personificate, o non ha alcun senso usare la maiuscola per sottolineare due valori, in questo contesto. Non stiamo parlando in astratto di valori dell'interiorità umana, ma stai cercando di convincermi a riporre stima e fiducia in un candidato.
Bene, invece, la maiuscola per "Regione": stiamo parlando di un ente.

E ancora:
Mi sento di garantire la serietà e l'impegno di Pinco Pallino all'interno delle Istituzioni. Nonostante la giovane età, ha già ricoperto rilevanti ruoli [...] ispirando la propria azione politica alla difesa di Valori fondamentali come la Sacralità della Vita, l'Identità Nazionale e la Sicurezza.

Osservazioni:
- Ancora con queste maiuscole usate a sproposito. Valori, Sacralità, Vita, Identità, Nazionale, Sicurezza, sono nomi comuni utilizzati nella loro natura di nomi comuni. Le maiuscole non servono a evidenziare un termine, le maiuscole hanno altre funzioni! Lo dice anche l'Accademia della Crusca. Possibile che la persona che ha nel partito il compito di redigere queste lettere non sappia usare un grassetto?

Per finire:
Proprio per la Fiducia che nutro verso Pinco Pallino ti chiedo, non solo di esprimere la tua preferenza, [...] ma altresì di promuovere tra i tuoi amici e conoscenti, la sua candidatura, affinchè i nostri Valori possano essere ben rappresentati in Regione.

Osservazioni:
- Sulle Maiuscole Ho Già Detto Abbastanza.
- Virgola: dopo "ti chiedo" non ha assolutamente utilità. Ha un efficace effetto infastidente, anzi. Esattamente come dopo "conoscenti".

Qual è la mia osservazione finale?
Io parlo da profana. Formata per notare alcune sottigliezze, ma profana, perchè fuori allenamento da tempo. Forse solo io e pochi altri ignoreremo questa lettera a causa degli errori che contiene, ma senz'altro emerge una riflessione.
I candidati alle elezioni, ritengo, devono trovare professionisti che lavorino per loro. Le elezioni non sono affare da poco, non è il torneo di biliardino della baracchina dei gelati. Se io, profana, noto inesattezze ed errori, significa che questi sono evidenti.
Possibile che, per questioni importanti come l'elezione regionale, ci si affidi a persone che sanno l'italiano solo in apparenza?
Ammetto che le scelte lessicali e la costruzione della lettera sono buone, e diamo il beneficio del dubbio che ciò che ho criticato siano refusi. Si possono lasciare refusi in lettere all'elettorato?

Concludo con "mah".

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