giovedì 25 marzo 2010

Loooser

Ecco svelato il segreto.

Ho sempre avuto l'atteggiamento di una sfigata perdente e sarò sempre una sfigata perdente, con le sue profezie che si autoavverano.

Sono una perdente che si commisera, che non vede la luce ma solo il buio, sono preoccupata e mi butto infinitamente giù come una perdente. E questo atteggiamento da perdente, che è quello che poi sono, mi porterà solo sempre più giù.

Sono una sfigata senza molte possibilità economiche (quindi non ho fatto l'Erasmus o esperienze all'estero e non posso permettermi di trasferirmi anche settimana corta a Milano o Roma), senza contatti ai piani alti che mi aiutino nella mia ricerca (quindi sono frustrata), senza genitori ricchi che conoscono questo e quell'altro (quindi sono sola nella mia battaglia).

Sono troppo vecchia per essere inserita in un'azienda come prima esperienza nel settore, essendomi laureata troppo tardi perchè sono una gran perdente.

Professionalmente ho un profilo che rientra nella più totale mediocrità, delle competenze che molti giudicano completamente inutili (e del resto mi mancano le competenze più richieste nel mondo del lavoro. Potrei fare dei corsi, sì, ma costano troppo e non posso permettermeli) e non vedo per quale motivo dovrei emergere rispetto ad altri che si sono laureati prima, hanno fatto l'Erasmus, hanno fatto la tesi all'estero, hanno fatto stage su stage, hanno amici imprenditori che li prendono a lavorare.

Il mondo del lavoro non mi vuole e io saprò che la mia famiglia ha speso soldi e fatto sacrifici perchè io finisca a fare un lavoro che, con tutto il rispetto possibile, può fare anche una persona che non ha una laurea e un master da diecimila euro.

Più passa il tempo e più l'angoscia mi porta giù, quotidianamente, continuamente, perchè poi avrò 28 anni e poi 29 e poi 30 e i venticinquenni neolaureati avranno le chance che io non ho avuto, perchè - cogliona - invece di sbrigarmi ho pensato di godermi il periodo dell'università e mi sono permessa di andare in crisi.

Le tempistiche, nella mia vita, fanno cagare.

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