lunedì 7 gennaio 2008

attenzione: questo post spoilera "HP e i Doni della Morte"

...quindi, se non hai già finito di leggerlo o non hai nemmeno iniziato ma ne hai l'intenzione, non leggere questo post. e se leggi lo stesso, non prendertela con me, poi. io ti avevo avvertito.
comunque. Piton è l'idolo e io lo sapevo. ammetto che la mia fiducia ha traballato e ad un certo punto è miseramente e completamente crollata, ma la speranza non si è mai spenta. ribadisco: è l'idolo! solo quel geniaccio della rowling poteva inventarsi un intreccio così complesso ma al tempo stesso così fondato e credibile. che storia commovente; il bene superiore messo davanti alla propria vita da chi aveva sempre dovuto recitare la parte dello scostante, dell'antipatico, del traditore.
Silente. Silente un po' mi ha delusa. speravo in un'ammissione che non c'è stata, magari però era sottintesa e non l'ho colta. Silente ammette di aver tenuto in vita Harry perchè Harry stesso è un Horcrux, un pezzo dell'anima di Voldemort, cosicchè deve morire perchè muoia l'altro. Silente ammette di aver sempre saputo e voluto che il destino di Harry fosse quello di morire. ora, le cose sono due: o doveva essere chiaro e ovvio che Silente voleva soltanto che Harry credesse di dover morire, per consegnarsi disarmato e arreso a Voldemort e sconfiggere così la morte; oppure Silente aveva davvero predestinato Harry alla morte, e allora la cosa non mi piace, perchè è un tradimento. comunque, un'esplicita spiegazione su questo punto non c'è, nel libro, oppure c'è ma è una spiegazione incomprensibile alla Silente.
Piton è stata una grossa sorpresa, ma me lo sentivo. ho mangiato il libro in due giorni, in tutto circa 17 ore di lettura.
grazie a J.K. per questi anni di emozioni che non può comprendere chi non conosce questi libri. che non sono affatti libri per bambini, ma sono libri per adulti che sanno ancora giocare con la propria dimensione sognatrice e idealista.

Nessun commento:

Posta un commento