venerdì 27 giugno 2008

in partenza per una lunga estate

domani parto e mi sembra così strano. una settimana tra coccole, vizi e giri in gommone. una settimana da figlia di paparino, una cosa che non vivevo da tanto tempo!
al ritorno avrò appena il tempo di fare due lavatrici, poi ripartirò, questa volta per aggregarmi alla famiglia dei due piccoli diavoletti che babysittero in una ridente - e vuota - località della riviera romagnola. dovrò accudirli per otto ore giornaliere e me ne tornerò a casa dopo una settimana col portafogli poco più gonfio e la pelle - spero - più abbronzata. quella famiglia mi piace molto, il loro equilibrio è anche quello che vorrei raggiungere io nella futura costruzione della mia vita con Lui.
dopodichè... solo altri 12 giorni a casa, il tempo di festeggiare la mia inesorabile caduta libera verso i 30 (e che c'è da festeggiare!? mi è anche uscita della cellulite, che non potevo crederci e mi sono fatta una fotografia al sedere da in piedi per vedere se c'era e com'era. si manifesta solo da seduta), e riparto per cagliari... dove mi attende la sorella sarda e il nostro annodelirio. dopo 5 giorni da tutto ciò, arriverà il principe azzurro a prendermi per portarmi nel luogo dei sogni, dove c'è sole, acqua, sardegna, corsica e Lui come ciliegina sulla torta...
sì, dai, la ciliegina! quella che tiri via dalla torta e che solitamente resta impregnata di panna, cosicchè tu devi pulirla con la lingua... ;-)

giovedì 26 giugno 2008

layout, nonne, auto

da tempo immemore, ormai, cercavo di capire come funzionassero i layout di blogger, ma non avevo capito un accidente e quindi ogni volta mi perdevo nelle lande desolate di un codice a me sconosciuto. oggi invece sono stata brava: ho perseverato. il motivo di tutto ciò è che la sottoscritta non può accontentarsi di un layout predefinito di blogger, no! deve personalizzare ogni singolo punto esclamativo.
questa piccola postilla era per spiegare il leggero cambiamento di layout.
ultimamente sono molto nervosa e mi scaldo con chiunque per qualsiasi cosa. per esempio, le mie due nonne domani vanno al cimitero e una di loro voleva che io andassi in centro a prendere l'altra e a portarla da lei, dopodichè me ne potevo anche andare a casa, chè l'auto per andare fuori città ce l'avevano. io mi sono sentita usata come un autista e mi sono innervosita.
inoltre, non riesco a capire le persone che hanno un problema e si limitano a constatarlo, senza affrontarlo, e poi dicono "io ho un grosso problema, capiscimi". queste cose mi mandano in bestia, perchè a me nessuno ha mai dato la possibilità di respirare, ma ho sempre dovuto risolvere tutto e subito. so bene che il fatto di aver rinunciato a tante cose non rende altri meno meritevoli di averle.
un'altra cosa che mi fa incazzare è che il maledetto incidente è stato ormai due anni fa e, a parte quello, nei miei 5 anni di patente non ho mai preso nemmeno una multa per divieto di sosta, non faccio cazzate ma non sono rincoglionita, non vado veloce ma non rallento il traffico, non stringo le curve, non mi allargo, non sorpasso in modo pericoloso, do sempre la precedenza, mi fermo agli stop, non bevo mai prima di guidare e non ho mai parlato al telefonino alla guida. eppure, dopo l'incidente, sono stata marchiata a fuoco e nessuno, dico nessuno, nella mia famiglia mi presta la macchina. posso anche morire di caldo, svenire mentre guido la mia scatoletta senza condizionatore e coi sedili imbottiti (facile, visto che ho la pressione 60-80). cazzo, ma vale più un singolo episodio che cinque anni di dimostrazioni? naturalmente, se si è in vacanza in compagnia, tutti danno il cambio al proprietario dell'auto ma nessuno si sogna di chiederlo a me.
è l'ennesima dimostrazione di quanto vado sostenendo da anni, cioè che molti fingono stima in me e poi, quando si tratta di dimostrare la fiducia, non lo sanno fare. almeno coerenza e sincerità!

mercoledì 25 giugno 2008

"sex and the city" come filosofia di vita

ecco, lo sapevo. sex and the city diventa, oltre che una droga, una filosofia di vita. il test di facebook dice che io sono miranda: intelligente, acuta, di successo, pragmatica, seria, un'ottima amica. diciamo che miranda è il personaggio in cui mi riconosco di più nel modo di pensare, mentre carrie è decisamente il mio alterego emotivo. charlotte è quello che sarei diventata se la mia infanzia non fosse stata quello che è stata, mentre samantha è un periodo della mia vita che cerco di dimenticare. non che giudichi le donne-samantha, ma quello stile di vita che credevo emancipazione copriva qualcos'altro di decisamente non emancipato. forse insicurezza e voglia di essere viziata e coccolata. carenze affettive.
comunque, ora smetto di scrivere e mi guardo un altro episodio... non resisto!

voglia di vacanza

stamattina faceva davvero troppo caldo a Bologna (temperatura in casa 28°, temperatura fuori 26°), per cui appena sveglia, mentre l'acqua del tè si scaldava, ho montato il meraviglioso ventilatore a tre velocità. ora si sta decisamente meglio ^^
ieri sera abbiamo fatto carovana verso ravarino, dove abbiamo mangiato tanto e bene e abbiamo partecipato alla festa del paese, culminata con fuochi d'artificio. nessuno mi ha portata sul calcinculo (me la lego al dito), ma in compenso abbiamo rimpiazzato il brucomela dell'anno scorso con un altro rollercoaster per bimbi.
sabato parto e mi faccio 8 ore in treno in solitaria... consigli su cosa fare durante il viaggio?

lunedì 23 giugno 2008

affinità elettive - 1

ho deciso di colmare la mia vergognosa ignoranza leggendo libri classicissimi e non il tipico thriller d'estate. al momento, mi sto appassionando a Goethe: vorrei condividere con voi alcune perle di estrema saggezza, su cui vi lascio a riflettere.

Poichè la coerenza, come tu dici, è proprio il vostro elemento {delle donne, NB} - replicò Edoardo, - così non bisogna lasciarvi fare un discorso filato, o altrimenti bisogna rassegnarsi a darvi ragione.

(come dire: pur vivendo nel XVIII secolo, quest'uomo ha visto giusto!)

Gli uomini pensano più al particolare, al presente, e con ragione, poichè essi sono chiamati a fare, ad agire; le donne invece pensano più alla catena di conseguenze ond'è intessuta la vita, e questo con ugual ragione, poichè il loro destino, il destino delle loro famiglie è legato a questo nesso es esse stesse ne promuovono la coerenza.
(finalmente qualcuno che lo dice, lo ammette!)

domenica 22 giugno 2008

"vivere senza" e miscellanea di oggi.

sex and the city l'ho scoperto da una settimana. ne conoscevo l'esistenza da anni, ma pensavo fosse riservato a un target di donne vetuste (un po' come mia mamma, per intenderci).
invece è sooo-hot! l'esistenza di samantha e di donne-samantha mi rincuora e mi fa rientrare nelle carrie-che-vorrebbero-essere-charlotte.
detto questo.
al momento sono felice, tranquilla, libera da dipendenze e non voglio pensare a quanto durerà. meno ci penso, più possibilità ci sono che lo stato di grazia continui.
volevo dire anche un'altra cosa: è una riflessione di ieri sera, mentre prendevo sonno (tra le braccia di bagarospino). io sono abituata a vivere senza. senza che? sempre senza qualcosa. non quelle cose che mancano a tutti, tipo "soldi a palate" o "un castello in francia". cose basilari, che tutti hanno e che io non ho mai avuto. ho pensato questo mentre mi addormentavo perchè mi sono detta che allora posso anche vivere senza una tossicodipendenza da nicotina.
peraltro, sono dispiaciuta per l'eliminazione dell'Olanda (ottima squadra, veloce, dinamica, cinica), ma onore alla Russia per il match che ha disputato ieri sera. naturalmente, i commentatori rai non hanno perso occasione per suscitare la generale toccatina: dicono che finora le prime del girone siano state tutte eliminate (leggi: portogallo, olanda, croazia). dicono.
fingas crossed! ;-)

venerdì 20 giugno 2008

differenziarsi dai geni

qual è la differenza tra non riuscire a fare qualcosa e non farla e basta? mi spiego.
vorrei tanto essere aperta, affettuosa e non l'orso polare che sono, anche con gli amici più cari. non è che non ci riesco, è che semplicemente mi comporto così. mi riprometto di telefonare, e non lo faccio. mi dico che allora scriverò un messaggio, e poi non lo faccio. non mi mancano nè i mezzi nè la voglia, semplicemente non lo faccio. mi passa di mente. vivo in un mondo tutto mio e in questo mondo mi ci sto alienando, ma perchè?
una risposta serpeggia nella mia mente e mi cago letteralmente sotto.
è tutta la vita che provo ad essere diversa. invece sto diventando uguale.

capire

io non capisco. non capisco. non ci capiamo.
lo so bene come ci si sente quando l'altro ti dice che un tuo atteggiamento non è utile ma deleterio. io facevo sistematicamente mancare qualcosa all'altro per egoismo o qualsiasi altro motivo fosse, quindi conosco la sensazione di quando qualcuno te lo fa notare.
qui le cose sono molto più facili.
non mi manca nulla.
vorrei solo sentirmi compresa.
oggi non ho per niente voglia di innervosirmi.

giovedì 19 giugno 2008

smettere

non c'è nulla da fare: si può soltanto abbandonare la brutta abitudine, approfittando magari dello schifo che si sente nei polmoni e in bocca il giorno dopo una serata di alcool e fumo.
si può fare solo tutto in una volta, sentendosi morire dopo poche ore, sentendo i morsi della fame, o forse del mostriciattolo, vivendo giorni in cui, come uno che deve sopravvivere, pensi "non ce la faccio".

mercoledì 18 giugno 2008

e mò come faccio?

una volta scrivevo cose belle, brutte, piccole e grandi, ma scrivevo. mi rendo conto che dovrò sforzarmi un bel po' per aprire il mio mondo, magari per nulla interessante, a chiunque. mi piacerebbe che l'elettronica mi venisse in aiuto in modo tale che io possa raccontare la mia giornata a qualcuno solo guardandolo. una sorta di passaggio di segnali elettrici proveniente dal mio cervello.
la realtà è che ho tutto e non mi manca nulla, ma al momento sono frustrata perchè non riesco a smettere di fumare. le poche mattine in cui riesco a trattenermi dal fumare subito dopo colazione sono bellissime, ma lo stato di grazia cessa irrimediabilmente dopo pranzo. non so cosa mi prenda, ma mi sento morire. mi sto avvelenando da sola, sempre di più, sempre più compulsivamente.
vorrei essere libera.
p.s. ho già letto il libro di allen carr, ho già sperimentato pasticche, cerotti, gomme. ho provato tutto.

domenica 8 giugno 2008

eternal sunshine of the spotless mind

per inciso, chissà quanti post esistono già, su questo blog o sul suo predecessore, con questo titolo.
è che stasera lo abbiamo guardato insieme, ed è stata una serata meravigliosa. io, tu, il plaid, il tuo raffreddore, sempre abbracciati, le spigole, joel e clem.