domenica 13 gennaio 2008

e se oggi non mi venisse in mente un titolo?

saranno le deliziose bontà vergognosamente ipercaloriche che la dolce mamy mi ha cucinato per pranzo, ma oggi più che cinica mi sento comprensiva.
ho curiosato come al solito in lidi a me interdetti e invece di godere delle piccole depressioni di persone non proprio amiche (cose ordinarie. non sono così cattiva - purtroppo) mi sono sentita empatica e un po' dispiaciuta. si tratta di depressioni che si dissolveranno, perchè legate al rito di passaggio, a tempi di bilanci (non bilanci d'esercizio, per mia fortuna). quando vedi tutto nero anche se è rosa, fondamentalmente. come dice amore mio di se stesso, io sono buona, però a volte mi piace recitare la parte di quella che non lo è, perchè - aggiungo io - forse così mi sento meno vulnerabile. e mi vedo un po' più cartola (per i non bolognesi, traduco: cool).
in effetti, il mio silenzio prolungato e la mia tendenza a non alimentare litigi e polemiche - se non quando li produco io stessa ^_^ - potrebbe far pensare che non ho le palle di affrontare discussioni e faccia a faccia. no. semplicemente, me ne tiro fuori se ritengo che non ne valga la pena. sto in silenzio, perchè ritengo che non sia costruttivo fare il contrario, non perchè non ho nulla da dire. spesso ciò produce nell'interlocutore la sensazione che io sia debole e indifesa e un'involontaria mancanza di rispetto nei miei confronti, un approfittare del silenzio che io produco scambiandolo per timidezza. boh. la mente umana è quanto di più complicato possa esistere, ed è verissimo che il sonno della ragione genera mostri. molte persone non hanno l'abitudine di accendere il cervello. poverini.

1 commento:

  1. Sai ho sempre pensato tu fossi buona e mi pare pure di avertelo detto tante volte.
    E non ti ho mai visto fragile e indifesa.
    Inoltre credo che quelli che approfittano della fragilita' degli altri per attaccarli e farsi superiori sono in realta' dei grossi pezzi di merda.
    Saluti
    Willy

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