mercoledì 9 aprile 2008

maliziosa e occhi da indio: coppia meravigliosa.

oggi voglio raccontare una cosa allegra. dovete sapere che la prestigiosa business school che frequento (ebbene sì. si chiama così) ha organizzato una giornata tutta dedicata allo scatto di fotografie per le brochure. lo shooting party. una delle aule è stata accuratamente depurata dei banchi e delle sedie e vi è stato allestito un set fotografico, con luci e ombrelli, fotografi professionisti e lo staff di orea malià a disposizione per il trucco di scena e, dietro il telone grigio di sfondo, abiti di tutte le taglie per uomo e donna. gli studenti sarebbero stati fotografati e ripresi durante tutta la giornata nello svolgimento delle normali attività, per finire sul sito internet di alma, su youtube e nelle brochure dell'anno accademico 08-09. se lo desideravano, potevano usufruire del set, del trucco e degli abiti, per fotografie destinate allo stesso scopo.
la sottoscritta, dopo lo shock iniziale dovuto al trauma da telecamera, ha deciso che, se tutti si facevano fotografare, poteva farlo anche lei.
mi sono presentata al fotografo, che era occupato con altri compagni (l'iniziativa ha avuto un successo enorme: le scuola ha iniziato ad essere tappezzata delle foto scattate sin dal mattino, e io che credevo che nessuno si sarebbe prestato!). al mio turno, il truccatore mi ha presa e mi ha portata nel camerino, dopo avermi guardata non più di 2 secondi mi ha dato una camicia, un gilet e una cravatta bianca e mi ha detto "ti aspetto qui". il tutto con un fantastico sorriso sulle labbra.
mi sono cambiata, sono rientrata e i miei compagni erano tutti lì, insieme ai maschietti di finanza, per osservare me e altri due amici sotto i riflettori. il parrucchiere mi chiama e mi pettina, poi arriva il truccatore e mi sistema l'ombretto, mi mette il lucidalabbra, mi dice che sono bellissima già al naturale.
il fotografo mi chiama, mi dà una tastiera apple in mano, mi mette sul set e mi posiziona come un manichino, poi dice "ora guardami". scatta dieci, quindici foto, dice "bella! maliziosa!". sapevo che mi stavi guardando, sapevo cosa stavi pensando, sentivo i tuoi pensieri come se mi stessi sussurrando all'orecchio "sei splendida".
poi facciamo anche altri scatti io, i miei due amici, max bergami e il prof manaresi. scatti ironici, con noi studenti ai piedi dei professori e poi i professori ai nostri piedi.
a mano a mano che scattano, stampano le foto più belle e le attaccano ai muri per la scuola.
nel frattempo, operai e tecnici dei suono lavorano e montano le apparecchiature per la festa che ci attende alla sera.
successivamente, anche altri compagni si sono prestati al set (vanità? comunque, tu eri splendido con quella cravattina, e ti sei meritato i complimenti del fotografo, "occhi da indio").
finalmente finiscono le lezioni, arriva il momento di cambiarmi per la sera. il vestito non era corto, lo giuro, ed è accollato. i compagni, gli studenti degli altri master, che normalmente vedo alla macchinetta del caffè tra una lezione e l'altra, mi fermavano e mi chiedevano "bè, e tutto questo tiro?". in seguito sono venuta a sapere che tra loro circolava la domanda "ma ha le mutande oppure no?" ma ho fatto finta di nulla, e ho riso, perchè in effetti mi guardavano il fondoschiena, e ciò si tramuta in immediata autostima. peraltro, a scuola ho la fama di casta studentessa modello, cosa che ormai sono, motivo in più per essere lusingata e non offesa dai commenti maliziosi.
finalmente si aprono i rubinetti e fiumi di prosecco iniziano a scorrere. i fotografi sono ancora a nostra disposizione e scattano di noi sulla porsche di max, sulla ducati argento e su una vecchia vespa, appositamente allestiti fuori. tutti col bicchiere (pieno) in mano. in poco tempo, complice il tasso alcolico crescente di tutti quanti (alcool gratis, sbornia assicurata) mi arriva direttamente la domanda "ma hai le mutande oppure no?". occhi da indio non la prende benissimo, ma lo porto via con me prima che inizi la diatriba. finalmente possiamo farci fotografare insieme sul set. prima tutta la classe (sono stata scelta all'unanimità per essere colei che tutti i ragazzi tenevano stesa in braccio), poi noi ragazze e i ragazzi di finanza, poi le girls, poi i boys, e finalmente io e te. il fotografo nota qualche cosa, dice "sei fortunato, con questa sventola...", e ti vedo così orgoglioso di me, anche se solo noi sappiamo come stanno davvero le cose, e non sono così semplici, e non sono affatto come si pensa dall'esterno...
la degna conclusione della serata è la foto di charlie e delle charlie's angels, che a cercare tre amiche una mora, una bionda e una rossa naturale non le trovi, e invece noi lo siamo. occhi da indio nei panni di charlie, naturalmente. io e le mie patate e te. non potrei desiderare altro.
tutto ciò per dire - a me stessa, più che altro - che ho costruito qualcosa con quello che sono. quindi sono qualcosa.

1 commento:

  1. uhhhhhhh mamma che invidia(buona). Questa giornata molto "Vogue" è il mio sogno nel cassetto di sempre *_*..per tutti i commenti lì davo per scontati..non hai bisogno di grandi styling complicati..sei bellissima e fotogenica già così: INFATTI QUEST'ESTATE NIENTE FOTO ECCO :P
    Ps. a proposito..ho rivoluzionato il mio look: ora ho i capelli coi riflessi ramati. Sono strafelice, li desideravo un sacchissimo!!

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