venerdì 18 luglio 2008

letture e scritture e visioni

Io vorrei la Wii e Wii-Fit... :-(
Ma a parte questo.
Visto che d'estate leggo sempre più che d'inverno (leggo quando sono fuori casa, in casa ho altro da fare, a meno che non sia uscito l'ultimo Harry Potter, nel qual caso in casa è come se non ci fossi), sono venuta in contatto con stili e parole.
E mi è venuta voglia di scrivere un libro. Ma che potrei scriverci? Di fantasia ne ho poca e le mie difficoltà creative si palesano sottoforma di periodi lunghi, complessi, con ripetizioni lessicali non degne di me, che amo la paratassi, la brevità e la precisione nella scelta dei vocaboli.
Ho sicuramente qualcosa da dire, ma non so cosa sia nè in che forma farlo emergere. Mi è accaduto spesso, nella vita, di non saper interpretare una mia esigenza se non in modo vago e approssimato. Riesco a scrivere soltanto di getto, quando ne sento l'esigenza. A comando non ce la farei.
Il non riuscire a capire come devo agire (chiamasi allitterazione, la ripetizione di lettera o sillaba: -ire, -ire, -ire. Normalmente è volontaria, io invece ho fatto un pasticcio fonetico) mi fa sentire (SIC) molto frustrata.

Cambiando argomento, mi sono diversificata su un nuovo telefilm, consigliatomi da Sbri e prontamente testato: Queer as Folk, con scene di sesso omosessuale esplicito e storie di ragazzi gay. Il primo episodio mi è piaciuto, dunque proseguo col secondo.

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