ho quasi finito di tentare di far entrare l'impossibile in un mini-trolley vezzoso blu e rosso che ho comprato ieri da una cinese per soli 12 euro. del resto, mica vado in vacanza: vado una settimana a fare la babysitter dei due diavoletti di 5 e 3 anni, e nei momenti liberi leggerò, ascolterò musica, farò parole crociate o una passeggiata, nient'altro. ho preso 3-4 magliette, una gonna, un paio di pantaloni, un copricostume, un beauty, asciugamani e la valigetta è già piena. manca il telo da mare e altre 2-3 mila cose che infilerò nello zaino o chissà dove. (il tentativo era quello di prendere solo lo stretto essenziale)
prima di tutto ciò, io e sbri ci siamo impelagate in una riflessione sulla crescita personale.
si è detto che la transizione tra essere bimbe ed essere adulte è infinita, forse non si arriva mai definitivamente.
i dualismi e i pluralismi del carattere di ognuno rendono difficile il percorso.
bisogna cercare di rendere se stessi armonici in tutte le sfaccettature, non uniformi piallandole.
bisogna essere armonici e non uniformi.
dice sbri: "la cosa più difficile è rendersi conto di cosa è muffa e di cosa ha solo bisogno di rinnovarsi ed essere ristrutturato".
dico io: "per far accadere questo rinnovamento bisogna essere capaci di un'analisi di sè profondissima, ed è per questo che la cosa è difficile".
dice sbri: "in alcuni casi la superficialità mi preserverebbe. approfondire troppo significa appesantire".
non ringrazierò mai abbastanza per essere tutto (lunatica, rompiballe, precisina, pignola, sicura di me e insicura di me nei momenti meno opportuni) fuorchè superficiale. vado sempre a scavare, e a volte mi rendo conto che non è producente. scavo anche nella filosofia degli involtini primavera (che mi accingo a mangiare tra poco).
come ho scritto, "penso solo che ci voglia tempo per rendere armoniche le parti e la vera crescita è quella".
vi lascio con queste riflessione... mi mancherete!
mando un bacio a tutti quanti e ci risentiamo tra una settimana!
prima di tutto ciò, io e sbri ci siamo impelagate in una riflessione sulla crescita personale.
si è detto che la transizione tra essere bimbe ed essere adulte è infinita, forse non si arriva mai definitivamente.
i dualismi e i pluralismi del carattere di ognuno rendono difficile il percorso.
bisogna cercare di rendere se stessi armonici in tutte le sfaccettature, non uniformi piallandole.
bisogna essere armonici e non uniformi.
dice sbri: "la cosa più difficile è rendersi conto di cosa è muffa e di cosa ha solo bisogno di rinnovarsi ed essere ristrutturato".
dico io: "per far accadere questo rinnovamento bisogna essere capaci di un'analisi di sè profondissima, ed è per questo che la cosa è difficile".
dice sbri: "in alcuni casi la superficialità mi preserverebbe. approfondire troppo significa appesantire".
non ringrazierò mai abbastanza per essere tutto (lunatica, rompiballe, precisina, pignola, sicura di me e insicura di me nei momenti meno opportuni) fuorchè superficiale. vado sempre a scavare, e a volte mi rendo conto che non è producente. scavo anche nella filosofia degli involtini primavera (che mi accingo a mangiare tra poco).
come ho scritto, "penso solo che ci voglia tempo per rendere armoniche le parti e la vera crescita è quella".
vi lascio con queste riflessione... mi mancherete!
mando un bacio a tutti quanti e ci risentiamo tra una settimana!
ciao vale
RispondiEliminaforse un mohjito a calamosca con il mare davanti sarebbe la soluzione a tutto quanto!!! ;-)
RispondiEliminaVale!!!! Ma co' tutta sta callazza da paura... non è più bello rimanere inebetite come bimbette innocenti fissando la deviazione sul muro del raggio di sole che colpisce il quadrante dell'orologio??
RispondiEliminae te lo dice una con la sindrome di peter pan.. :P
scherzi a parte... belle riflessioni.
Ma non vale (oh Vale!! che belli sti giochini di parole!)... tu te ne vai per una settimana e a noi ci lasci a rimuginare su questi concetti più grandi di noi?
baci e buona vacanzetta/lavoro!