mercoledì 23 luglio 2008

servirebbe freud...

...perchè, pur essendo stata un'appassionata, non ricordo più granchè della sua Interpretazione dei sogni. questa notte ho fatto un sogno molto strano, come strano è il fatto che non ero affatto angosciata mentre accadevano i fatti che vado a raccontare.
io abito al terzo piano in un palazzo di nove con due scale, quindi dodici finestre per piano (cioè tre finestre per appartamento). va premesso, giusto per dire che se lo si guarda dal davanti è un normale rettangolo con la base più lunga dell'altezza. è massiccio.
ho sognato che il palazzo, in un modo ignoto e da nessuno in particolare, veniva segato all'altezza del secondo piano (cioè sotto ai miei piedi) e, di conseguenza, i piani dal terzo al nono cadevano al suolo. sentivo quella sensazione che hai quando fai le montagne russe, il fatto di cadere dall'alto. in teoria avrei dovuto restare schiacciata sotto gli altri sei piani, invece ero tranquilla perchè sapevo (?) che il mio piano era uno dei più alti.
ricordo che, durante la caduta, pensavo che mi sembrava l'undici settembre, ma mi dicevo di tenermi stretta ai mobili per sopravvivere. più che cadere, il palazzo si è adagiato con molta delicatezza. c'era un'atmosfera da guerra o attentato, anzi da titanic, quando la nave si inabissa: come se si sapesse già cosa sarebbe successo.
ricordo anche che prima del crollo, ho dovuto fare una valigia degli oggetti da salvare e ho preso la borsa sportiva adidas che mi ha regalato il mio fidanzato, dopodichè mi sono precipitata alla ricerca del mio notebook dicendomi che quella è la prima cosa da mettere in salvo (ricordo anche una certa angoscia nel pensare di perderlo). non ricordo quali altre cose ho deciso di salvare.
dopo il crollo e dopo essermi tranquillizzata perchè mamma e fidanzato tra le macerie stanno bene (non appena in piedi, mi pongo come priorità di trovarli), ho bisogno del bagno, ma poichè ho mille vestiti addosso non faccio in tempo a toglierli tutti e me la faccio letteralmente addosso. tra i vestiti, anche strati di qualcosa di trasparente, tipo una seconda pelle incolore, che si distingue dalla mia vera pelle unicamente perchè non ricopre uniformemente tutto il corpo ma solo alcune sue parti.
dopo tutto ciò, ricordo vagamente una doccia - la mia, per l'esattezza, ma non so se l'ho fatta o se l'ho solo desiderata per il fatto di essermi bagnata.una bella psicanalisi?

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