martedì 8 luglio 2008

il mio mini-trolley vezzoso e l'armonia delle sfaccettature

ho quasi finito di tentare di far entrare l'impossibile in un mini-trolley vezzoso blu e rosso che ho comprato ieri da una cinese per soli 12 euro. del resto, mica vado in vacanza: vado una settimana a fare la babysitter dei due diavoletti di 5 e 3 anni, e nei momenti liberi leggerò, ascolterò musica, farò parole crociate o una passeggiata, nient'altro. ho preso 3-4 magliette, una gonna, un paio di pantaloni, un copricostume, un beauty, asciugamani e la valigetta è già piena. manca il telo da mare e altre 2-3 mila cose che infilerò nello zaino o chissà dove. (il tentativo era quello di prendere solo lo stretto essenziale)

prima di tutto ciò, io e sbri ci siamo impelagate in una riflessione sulla crescita personale.
si è detto che la transizione tra essere bimbe ed essere adulte è infinita, forse non si arriva mai definitivamente.
i dualismi e i pluralismi del carattere di ognuno rendono difficile il percorso.
bisogna cercare di rendere se stessi armonici in tutte le sfaccettature, non uniformi piallandole.
bisogna essere armonici e non uniformi.
dice sbri: "la cosa più difficile è rendersi conto di cosa è muffa e di cosa ha solo bisogno di rinnovarsi ed essere ristrutturato".
dico io: "per far accadere questo rinnovamento bisogna essere capaci di un'analisi di sè profondissima, ed è per questo che la cosa è difficile".
dice sbri: "in alcuni casi la superficialità mi preserverebbe. approfondire troppo significa appesantire".
non ringrazierò mai abbastanza per essere tutto (lunatica, rompiballe, precisina, pignola, sicura di me e insicura di me nei momenti meno opportuni) fuorchè superficiale. vado sempre a scavare, e a volte mi rendo conto che non è producente. scavo anche nella filosofia degli involtini primavera (che mi accingo a mangiare tra poco).
come ho scritto, "penso solo che ci voglia tempo per rendere armoniche le parti e la vera crescita è quella".

vi lascio con queste riflessione... mi mancherete!
mando un bacio a tutti quanti e ci risentiamo tra una settimana!

3 commenti:

  1. forse un mohjito a calamosca con il mare davanti sarebbe la soluzione a tutto quanto!!! ;-)

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  2. Vale!!!! Ma co' tutta sta callazza da paura... non è più bello rimanere inebetite come bimbette innocenti fissando la deviazione sul muro del raggio di sole che colpisce il quadrante dell'orologio??
    e te lo dice una con la sindrome di peter pan.. :P
    scherzi a parte... belle riflessioni.
    Ma non vale (oh Vale!! che belli sti giochini di parole!)... tu te ne vai per una settimana e a noi ci lasci a rimuginare su questi concetti più grandi di noi?
    baci e buona vacanzetta/lavoro!

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