mercoledì 16 luglio 2008

riassunto della settimana precedente

direi di procedere per punti e sciorinare tutte le idee e le consapevolezze accumulate in una settimana di duro, durissimo lavoro.
  • almeno fino a domani non toccherò la valigia

  • ho trovato i sandali che cercavo, una via di mezzo tra il sandalo alla schiava e le ciabattine che vediamo tanto di frequente circolare ai piedi delle ragazze. 10 euro al mercato, e ho lasciato il cuore su un paio di scarpette rosse ma non avevo con me il cash per tornare a prenderle

  • non è mia abitudine bollare un'esperienza come negativa. a ben vedere, se non si trattava di cose gravissime, non ho mai detto "è stata un'esperienza negativa", nemmeno per dire "il film non mi è piaciuto". forse è senso di colpa nei confronti delle persone coinvolte nella suddetta esperienza

  • voglio avere dei figli, ma tra un bel po' di tempo e almeno dopo 5 anni di beato matrimonio senza rotture di coglioni :-)

  • a volte dare una sculacciata serve, se la sculacciata non sfoga la rabbia del genitore ma è intesa come segnale che il bambino ha toppato gravemente

  • ho capito perchè sono perfezionista, precisa e tento di fare qualsiasi cosa benissimo e al meglio: perchè odio i rimproveri. devo avere una lunga storia di rimproveri pregressi e rimossi, grazie ai quali ho coltivato il mio amor proprio

  • penso che leggerò anche gli altri libri di Fabio Volo, perchè "É una vita che ti aspetto" mi sta piacendo moltissimo. com'è che lo stesso linguaggio e pensieri simili stesi da me sono estreme banalità, mentre lui riesce a riempire le parole di sostanza? boh. ecco una preziosa chicca, che peraltro mi descrive in un passato non remoto.
    «Pur avendo tutto, pur avendo molto, mi mancava sempre qualcosa. Allora non sapevo cosa fosse, ma avevo continuamente la sensazione che il cerchio non si chiudesse. C'era come un buco. Serviva ancora un mattone. Non ci voleva molto, ma quel poco non faceva tornare i conti, non chiudeva, non completava. Per anni in quel vuoto ci mettevo un'altra persona. Una donna. Ripetevo che stavo con lei perchè mi completava. Perchè mi migliorava. Quel vuoto, però, con il passare del tempo mi aveva creato chiaramente una dipendenza. In quella donna riponevo la mia felicità. Quella dipendenza mi metteva paura. Paura di perderla. Si innescavano così dinamiche di disarmonia, che alteravano il mio comportamento o quello dell'altra persona, e finivamo col non vivere la nostra vita. La nostra storia frenava e dirottava i nostri destini. Anche qui ci si adattava»

  • continuo a sostenere la separazione dei beni, ma non per i motivi che potreste credere. per motivi nuovi e più fondati

  • devo tornare alla mia vita salutista fatta di tre litri d'acqua al giorno. lo stress mi ha spinto addirittura a comprare le sigarette

  • non so assolutamente fare la babysitter, perchè non ho voglia di giocare coi bambini nè di perdere la testa a controllarli ogni secondo! :-)
mi siete mancati! ora mi guardo un po' di sex and the city. troppa astinenza mi fa male ;-)

2 commenti:

  1. sono tornata..scusa per l'assenza!

    RispondiElimina
  2. ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh non ti dico cosa la mia diabolica mente ha pensato leggendo...lo saprai il 28, ihihih SUSPENSE...

    E' 1 ANNO CHE TI ASPETTO.. ;-)
    baci baci alla settimana prossima tesoro...12 giorni ancora...

    RispondiElimina