venerdì 7 dicembre 2007

"scorci malinconici" (cit.)

Avevo progettato di organizzare la mia esistenza in modo da vivere un buon primo tempo, un ottimo secondo tempo e un gran finale. Con gli anni, mi sono però accorto che nella vita vera non sei un regista, sei un attore: ciò che succede è caos e tu puoi solo interpretarlo, non metterlo in ordine.

lo dice gabriele salvatores, regista premio oscar, in un'intervista su vanity fair. cosa posso dire? è incommentabile, ma totalmente condivisibile, e non avrei potuto trovare espressioni migliori per esporre questa idea.
un po' è triste, sapere che sia così. un po' apre invece spazi interpretativi non da poco: c'è chi è un bravo attore, c'è chi reciterà sempre film di serie b. per quanto squallida, questa cosa è vera: ma è "colpa" (se di colpa si può parlare, nel livello figurativo che intendo) dell'attore, che preferisce farsi strada col grande fratello piuttosto che con una scuola di recitazione. sono scelte.

un'altra riflessione di oggi deriva sempre dalla rivista summenzionata. una lettrice scrive:

Anche a me alla tua età dicevano che ero più matura, ma mica sono stata io a voler perdere la spensieratezza dell'adolescenza: sono stata costretta, per sopravvivere. Tutto questo mi ha fatto capire che tipo di persona non voglio essere, e soprattutto che genitore sarò.

anche se io ho profondamente perdonato i miei genitori, tanto che leggere questa lettera mi turba un po', leggere di spensieratezze perse mi fa pensare. quello che io ho sempre sentito come un mio tratto distintivo, l'assenza di spensieratezza dovuta alla sua perdita tanti anni fa, che si tramuta in (a volte eccessiva) riflessività e profondità, è in realtà una condizione che non ho scelto. non ho scelto di essere matura. non ho scelto di essere una persona che riflette e rimugina.

nel prossimo post, prometto, parlerò solo di splendide e stupidissime amenità, per compensare la malinconia di questo.

1 commento:

  1. Bella citazione!

    Quella di salvadores è un'opinione, come tale accettabile ma, per sua stessa natura, opinabile.

    Per come è riportata, va presa con le pinze. Aborro l'idea di essere un bravo skipper su una barca a vela in balia della tempesta, preferisco vedermi come un'onda, essere parte del caos, essere anche io fonte di caos per il mondo, fonte cosciente però! E' vero, nella vita non puoi sempre scegliere, ma spesso si, talvolta è solo crogiolarsi comune dire "non ce la faccio/non ci riesco". Spesso manca solo la voglia di sbattersi e fare rinunce. Imho, se vuoi, puoi acquistare anche spensieratezza, è tutta una questione di volerlo anche li.

    Comunque, a proposito di fare, inizia a fare qualcosa per la grafica di questo posto... eviterò di shockarti con qualche termine più confacente al sottoscritto, userò un termine aulico per definirlo: è "spoglio" ... l'immagine in testa è carina però!

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